Caffè: qual è la giusta dose giornaliera? La risposta della scienza

0
caffè dose giornaliera

In Italia, così come in altre parti del mondo, il caffè è una delle bevande più utilizzate. Sia che sia la mattina per darci una bella svegliata sia per un dopo pranzo o con le amiche, il caffè rimane una delle scelte più amate. Può essere utilizzato dopo il pranzo per digerire un po’, per darci l’energia necessaria per affrontare la giornata o c’è chi anche lo beve e consuma per un effetto soporifero, strano, ma vero. Ma quale è la dose giornaliera ideale per consumare caffè senza rischiare di esagerare ed avere conseguenze fisiche? E’ questo che si sono posti alcuni ricercatori. Vedremo insieme la risposta che gli scienziati hanno fornito.

Lo studio sulla dose ideale di caffè

Lo studio sulla dose ideale di caffè giornaliera è arrivata da parte dei ricercatori dell’University of South Australia che si trova ad Adelaide. Gli scienziati si sono appunto chiesti quanti caffè è possibile bere l’arco di una giornata senza che questi abbiano effetti negativi sulla salute del nostro organismo e del cuore. Lo studio è stato, una volta terminato, pubblicato sulla nota rivista scientifica The American Journal of Clinical Nutrition.

Bere caffè, come dimostrato da molti studi effettuati recentemente, si è stabilito che questa bevanda buona e gustosa apporti numerosi vantaggi al nostro organismo. Oltre la produttività e la concentrazione, il caffè aiuta ad allungare la vita o anche, ad esempio, a rallentare il cancro alla prostata.

E’ pur vero che anche il caffè, se consumato in eccesso, come per qualsiasi cibo o bevanda, potrebbe creare effetti negativi. Tra i sintomi più comuni troviamo nausea, nervosismo, mal di testa, vertigini o anche la tachicardia. Ma tra gli effetti più preoccupanti che la ‘bevanda nera‘ possono portare sono fortemente legati al cuore. Infatti, il caffè può essere causa di malattie cardiovascolari.

L’enzima CYP1A2

Gli studiosi dell’università australiana hanno cercato di determinare la quantità di caffè che può essere causa dell’aumento del rischio cardiovascolare in due tipologie di persone: sia quelle che presentano una carenza dell’enzima del fegato, denominato CYP1A2 che va a metabolizzare la caffeina in maniera meno efficiente, comportando il rischio da andare a sviluppare pressione alta e quindi ipertensione e malattie cardiovascolari, sia persone che non segnalano questa carenza.

La ricerca ha analizzato i dati di 348mila persone con un’età compresa tra i 37 e i 73 anni. Durante gli esami sono stati posti sotto osservazione 8.368 partecipanti, ai quali in precedenza era già stata diagnosticata una patologia cardiovascolare.

Gli scienziati, che hanno tenuto conto dei dati conservati nella Biobanca britannica, hanno registrato per ogni partecipante la quantità di caffè bevuti quotidianamente. Le persone prive della variante genetica CYP1A2 hanno presentato gli stessi livelli di rischio di avere problemi a carico del sistema cardiocircolatorio dei partecipanti registrati con quella particolare carenza.

Uno dei dati che si differenziava tra i due gruppi era semplicemente il numero di caffè consumati durante tutto il giorno dai vari partecipanti, infatti coloro che consumavano un numero superiore a sei o sette tazzine di caffè al giorno, che corrisponde all’incirca a 75 milligrammi di caffeina per ogni tazza, hanno fatto registrare un lieve aumento del rischio di malattie cardiovascolari.

La dose giornaliera

I risultati dello studio australiano parlano chiaro, sempre meglio evitare, ma se proprio non ci si riesce allora è meglio non superare la dose di sei caffè al giorno poiché il rischio di malattie cardiovascolari va ad aumentare attraverso l’ipertensione, una diretta conseguenza del consumo eccessivo di caffeina.

L’utilizzo del caffè

Essendo il caffè contenente moltissime proprietà benefiche, si può pensare ad esso come utilizzo alternativo per la cura del nostro corpo e del nostro benessere. Tantissimi sono gli usi che possono esser fatti con la famosissima ‘bevanda nera’, come ad esempio curare i capelli, contrastare la cellulite o anche per migliorare la nostra pelle.

Con il caffè potete ad esempio creare un efficace scrub esfoliante al caffè, non gettando i fondi. Questi, infatti, potremmo utilizzati per esfoliare la pelle ed aumentare i livelli di collagene che ci aiuta a prevenire l’invecchiamento precoce delle cellule. Per ottenere un ottimo scrubs occorre un quarto di tazza riempita con i fondi di caffè, un quarto di tazza di zucchero di canna e succo di limone.

Mischiando i tre alimenti otterrete un composto omogeneo che dovrete cospargere sulle zone del corpo che volete andare a purificare. Massaggiate per qualche minuto e lasciate agire la miscela ed infine risciacquate il tutto, ecco che avrete una pelle morbidissima.

Un altro utilizzo con il caffè è quello utile per contrastare borse, occhi gonfi o anche infiammati. Basterà applicare del caffè liquido freddo sulle parti interessate poiché la caffeina va a stimolare il flusso sanguigno e va a dilatare i vasi sanguigni. In questo modo la pelle va a drenare i liquidi in eccesso in modo del tutto naturale. Inoltre, gli altri composti del caffè, come ad esempio gli acidi clorogenici, sono ideali per ridurre l’infiammazione intorno agli occhi.

Se siete molto pallidi e avete, durante la bella stagione soprattutto, problemi con le alte temperature o i raggi ultravioletti, gli UV, potete bere il caffè o addirittura cospargerlo sulla pelle poiché i polifenoli, antiossidanti in esso contenuti, ci aiutano a contrastare le problematiche relative all’invecchiamento della pelle a seguito dell’esposizione solare.

Invece, per ridurre gli inestetismi della cellulite possiamo far affidamento proprio al caffè, che grazie ai suoi principi attivi è in grado di combattere la cellulite. Per questo è possibile utilizzare creme anticellulite a base di caffè o caffeina o lo scrubs sopra citato.

Piperina e Curcuma in OFFERTA, Pagamento alla consegna GRATIS