Un altro ‘monumento’ del cinema mondiale se n’è andato. Ieri è morto Gene Wilder, straordinario attore, regista, sceneggiatore e scrittore americano. Aveva 83 anni.
L’incontro con Mel Brooks fu fondamentale
Gene Wilder è stato uno degli attori americani più prolifici. Recitò in film diventati dei veri cult, come “Frankenstein Junior” e “Mezzogiorno e mezzo di fuoco”, entrambi diretti da Mel Brooks nel 1974. La luttuosa notizia della morte di Gene è stata resa nota dal nipote. L’attore è morto nella sua casa a Stamford, nel Connecticut, per problematiche legate al morbo di Alzheimer, patologia che lo tormentava da anni. Nonostante il suo grande talento, Wilder non riuscì mai a portarsi a casa un premio Oscar. Ottenne, tuttavia, 2 nomination con “The Producers” e “Frankenstein Junior”.
Gene Wilder, classe 1933, iniziò ad interessarsi presto di cinema ed arte. Dopo gli studi universitari si recò in Inghilterra per frequentare la Bristol Old Vic Theatre School e un corso di scherma. Quando Gene tornò negli Usa, per sopravvivere diede lezioni di scherma. E’ indubbio che l’incontro che segnò la carriera di Wilder fu quello con Mel Brooks, avvenuto nel 1963. Tra i due nacque un sodalizio artistico eccezionale.
Non sempre i film interpretati da Gene Wilder ottennero un grande successo: “Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato”, ad esempio, incassò poco ma col passar degli anni è diventato un cult.
Indimenticabile burlone ne “La signora in rosso”
L’attore e regista di Milwaukee conobbe quella che diventò la moglie, Gilda Radner, sul set di “Hanky Panky – Fuga per due”, pellicola di cui Gene scrisse la sceneggiatura assieme a Sidney Poitier. Wilder diresse ed interpretò anche “La signora in rosso”, film che ottenne molto successo e segnò l’inizio della carriera di una giovane Kelly LeBrook.
Negli ultimi anni della sua vita, Gene Wilder fu protagonista di diverse pièce teatrali. All’attore piaceva anche scrivere. Tra i suoi romanzi più conosciuti ricordiamo “Baciami come uno sconosciuto” (2005).
