Hiv colpisce ancora: molti non sanno di essere malati

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Hiv è ancora una minaccia

L’Hiv colpisce ancora molte persone, nonostante le numerose campagne di prevenzione promosse in tutto il mondo. Ogni giorno vengono infettati molti soggetti. Il problema è che molti non sanno di essere malati e, dunque, rappresentano una grave insidia per l’incolumità degli altri. Visionando dati che si riferiscono al 2015 si apprende che, ogni settimana, nel mondo, l’Aids colpisce ragazze di età compresa tra i 15 e  24 anni.

Come avviene il contagio

Il virus dell’Hiv si trasmette mediante il contatto tra un malato e una persona sana. Le cause principali di contagio sono, ovviamente, i rapporti ‘intimi’ non protetti, lo scambio di siringhe infette tra tossicodipendenti e il contatto tra ferite sanguinanti. I malati di Hiv non vanno, comunque, emarginati ma aiutati. Bisogna ricordare, infatti, che il virus non si trasmette con la saliva, le lacrime, il sudore, l’urina e strette di mano. Ovviamente si possono usare i bagni pubblici dove si sono recati i malati. Zanzare ed altri insetti non rappresentano vettori dell’Hiv. Dopo il contagio inizia il cosiddetto ‘periodo finestra’, durante il quale si avvertono i tipi sintomi della patologia, come diarrea, mal di testa, febbre e linfonodi ingrossati.

I malati non devono deprimersi

Generalmente, chi scopre di essere affetto dall’Hiv è vittima dello sconforto e crede che la vita sia finita. Non è così. La scienza ha fatto passi da gigante e, quindi, si può convivere per molto tempo con la malattia. Non bisogna rattristarsi e deprimersi ma lottare contro l’Aids. La terapia antiretrovirale, oggi, permette di bloccare l’Hiv, quindi ne evita la progressione. Sebbene non vi sia un obbligo, sarebbe opportuno comunicare al proprio medico di base, nonché al dentista, il proprio stato di salute.

L’Hiv, una volta entrato nell’organismo umano, si replica nei linfociti T e, pian piano, indebolisce il sistema immunitario. Questo diventa sempre più vulnerabile e il malato più cagionevole: basta un semplice raffreddore per mettere ko il malato di Aids. Si raccomanda a chi ha scoperto di essere stato colpito dall’Hiv di recarsi subito da uno specialista per scoprire in che fase si trova il virus: asintomatica, sintomatica o avanzata. E’ determinante instaurare un ottimo rapporto con il proprio specialista.

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