Twitter ha compiuto 10 anni ieri, 21 marzo 2016, ma secondo molti è un social sulla via del tramonto, anzi c’è chi sostiene che è già morto
Competitors più forti
Che il social network dei cinguettii non stia passando un bel momento lo sapevamo già, vista la continua flessione di utenti. Non sapevamo, però, che fosse un social morto. Perché, lo scorso gennaio, è stato diffuso dal New Yorker l’articolo intitolato “The End of Twitter”? Beh, innanzitutto perché dall’approdo in Borsa (avvenuto nel 2013) ad oggi il valore delle azioni di Twitter si è praticamente dimezzato. All’inizio il social dei cinguettii sembrava qualcosa di straordinario, che avrebbe fatto la differenza; invece a rivoluzionare il web ci hanno pensato altri social e piattaforme come Facebook e WhatsApp. Twitter non è mai riuscito a migliorarsi, a superare i competitors, anzi ha cercato di uniformarsi ad essi rischiando di perdere l’unico fattore che lo contraddistingueva da tutti gli altri, ossia il limite dei 140 caratteri.
Mancanza di innovazione
Contrariamente a quanto crede la maggior parte delle persone, il vero nemico di Twitter non è Facebook ma Instagram. Il social in blu, infatti, cerca di migliorarsi, ultimamente, sul versante della messaggistica: lo dimostrano l’introduzione del messenger e l’acquisizione di WhatsApp. Twitter, dunque, non deve temere Facebook ma altre piattaforme, Instagram in primis. Sempre più persone, infatti, condividono foto e video. Twitter, in questi anni, non ha saputo migliorarsi, diventare più ‘appetibile’, favorendo così l’allontanamento di molti utenti, che hanno scelto social più ‘accoglienti’ e funzionali.
Siamo in presenza di un lento ed inesorabile declino di Twitter? Sembra proprio di sì. Secondo molti esperti la causa del ‘tramonto’ di Twitter è la mancanza di innovazione e il fatto di essere, da sempre, in seconda posizione rispetto a Facebook; senza contare il forte calo del valore delle azioni. Insomma, pare proprio che l’addio di Twitter a Wall Street sia vicino. Speriamo che tale addio non sia il preludio di un addio al web.
