Una potente esplosione alla stazione ferroviaria di Belluno. Nell’incidente sono rimasti feriti tre operai e uno è gravissimo. Sono in corso le indagini per capire le dinamiche del sinistro.
La città trema dopo l’esplosione
Un forte boato si è sentito ieri dalla stazione ferroviaria di Belluno. Intorno alle ore 16 si è verificata una forte esplosione nel deposito della stazione. Stando alle prime ricostruzioni, la deflagrazione sarebbe partita da una speciale macchina utilizzata per i lavori ferroviari. Sul luogo sono subito giunti i Vigili del Fuoco, che hanno messo in sicurezza tutta la zona del deposito, che dista un centinaio di metri da tutta l’area predisposta all’accoglienza dei passeggeri.
Lo scoppio, come confermato da molti testimoni, è stato fortissimo e la terra ha tremato. Per consentire le manovre di messa in sicurezza ed agevolare le forze dell’ordine per le prime indagini tutto il traffico ferroviario è stato stoppato per quasi due ore.
Non sono chiarissime le dinamiche, ma da un primo rilevamento si immagina che il botto sia stato generato dopo l’accensione della fiamma ossidrica che sarebbe andata a contato con i vapori che si sono dispersi nell’aria dopo che è stato svuotato il serbatoio del carburante del macchinario utilizzato per i lavori.
Tre operai coinvolti nell’esplosione. Uno è gravissimo
Nell’esplosione sono rimasti coinvolti tre operai, che sono gravementi ustionati. Uno di questi è in condizioni molto gravi. Sul luogo, appenda poco dopo l’esplosione e l’arrivo dei Vigili del Fuoco sono arrivate le ambulanze, che hanno trasportato d’urgenza in codice rosso i tre operai.
I tre feriti sono stati accolti, per le cure necessarie, presso i centri grandi ustionati sia dell’ospedale di Verona che in quello di Padova. I tre uomini si trovavano, al momento dell’esplosione, proprio in prossimità del macchinario e hanno riportato ustioni molto gravi.
Il traffico ferroviario è ripreso come da tabella, ma tutta la zona coinvolta dallo scoppio è ancora chiusa.
