Tanti auguri a Burt Reynolds che ieri, 11 febbraio 2016, ha compiuto 80 anni. Stiamo parlando di uno dei più grandi attori, registi e produttori di Hollywood
Burt, classe 1936, sognava di diventare un grande giocatore di football quando era piccolo ma un infortunio lo costrinse a cambiare idea. Alla fine è approdato nel mondo del cinema, dove ha sfondato.
Reynolds iniziò a muovere i primi passi nel mondo del cinema e della tv tra la fine degli anni ’50 e l’inizio degli anni ’60 ma mai avrebbe immaginato che di lì a poco sarebbe diventato una vera star. L’attore ha rivelato che il film più brutto in cui ha recitato è stato “Navajo Joe” (1966), diretto da Sergio Corbucci. Per Burt tale pellicola doveva essere proiettata solo in luoghi come carceri o aerei, dove gli spettatori non hanno via d’uscita e sono obbligati a guardare.
Burt è stato spesso criticato per la sua vita agitata, borderline, dedita agli eccessi. Lo stesso attore ha confessato più volte di aver vissuto “una vita pazzesca”.
Nonostante il suo temperamento ‘vivace’, Reynolds si fece apprezzare dai registi di tutto il mondo e nel 1977, dopo l’uscita di “Il bandito e la Madama”, era uno degli attori più famosi e pagati al mondo. Lo stesso Bruce Springsteen lo citò nella sua “Cadillac Road”.
Il successo di Burt iniziò a calare negli anni ’80, sebbene avesse continuato ad interpretare film importanti come “Il più bel casino del Texas”. Il motivo? Disse no a molti registi, ritenendosi una sorta divinità del cinema. Pagò a caro prezzo la sua arroganza.
Ha rifiutato di interpretare molti film, Burt Reynolds, poi diventati dei cult, come “Pretty Woman”, “Qualcuno volò sul nido del cuculo” e “Star Wars”.
Investimenti sbagliati hanno costretto l’attore a privarsi di quasi tutto il suo patrimonio, comprendente anche ville lussuose in vari stati americani e auto magnifiche.
Oggi Burt vive in una villa a Palm Beach, l’unica che gli è rimasta anche se, secondo alcuni rumors, la dovrà vendere per pagare gli ultimi debiti.
