Da Snake a Candy Crush: come sono cambiati negli ultimi vent’anni i giochi per il cellulare

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In principio era Snake, un serpente di pixel che cresceva mangiando quadratini di schermo. Ci si giocava sui primi cellulari Nokia, di giorno e di notte, prima di addormentarsi. Lo scopo era riuscire a far allungare il serpente il più possibile, senza che si mordesse da solo. Poi è arrivato Candy Crush, un tetris zuccherato di caramelle colorate, a cui giocare per ingannare il tempo nell’autobus o nella metropolitana. Oggi siamo a Pokémon Go, una caccia a creature fantastiche basata sui principi della realtà aumentata, che sovrappone i Pokémon alle immagini reali delle strade, degli uffici e delle case in cui viviamo. In vent’anni, dalla loro creazione ad oggi, i giochi per i telefoni cellulari sono stati al centro di una vera e propria rivoluzione, passando da una grafica elementare ed essenziale a soluzioni avveniristiche e accattivanti, degne di un film.

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I primi passi coi telefoni cellulari

Il primo gioco per cellulari della storia, in realtà, non è stato Snake, ma Scramble: installato nel 1993 su un telefono IBM, consisteva nello spostare quadratini di schermo per arrivare a comporre un’immagine. Poi è venuto il Tetris, che dal Gameboy di Nintendo è passato ad un telefono danese a noi semi-sconosciuto, l’Hagenuk MT-2000. Snake è arrivato per terzo in ordine cronologico, sul Nokia 6110 insieme al Backgammon, tra il 1996 e il 1997. Milioni di persone, complice anche la diffusione in massa di questo modello di cellulare, soprattutto tra i giovani, vi hanno giocato e ancora oggi, a distanza di vent’anni, lo ricordano perfettamente. Per questi primi giochi non è possible parlare di una vera e propria grafica: si giocavano su uno schermo minuscolo, monocromo, ed erano semplicissimi, senza effetti speciali. Ma inevitabilmente appassionavano tutti i possessori dei cellulari, che in vari casi, ad un certo punto della storia, prendevano in considerazione proprio i giochi come il principale fattore per scegliere un modello piuttosto che un altro. Non si sa chi abbia avuto per primo l’idea di inserire un elemento ludico in un oggetto tecnologico che avrebbe dovuto avere come scopo principale quello di mantenerci collegati al resto del mondo anche fuori casa, e che aveva come principali fruitori, almeno all’inizio, uomini d’affari e in generale persone che si spostavano per lavoro, e dovevano quindi essere reperibili tanto per i clienti quanto per i colleghi.

Le app e i giochi online sugli smartphone

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Il cambiamento è stato incredibile alcuni anni dopo, quando i semplici cellulari sono stati rimpiazzati dagli smartphone, telefoni intelligenti più simili a dei mini-computer che a dei mezzi di comunicazione via etere. Con essi sono nate le applicazioni, o app, dei micro-programmi con le funzioni più varie, dalla calcolatrice, all’app che controlla il traffico e, ovviamente, un numero infinito di app per giocare. Di pari passo, e in parte sovrapponendosi, sono nate piattaforme online in cui vengono accentrate le offerte di queste app e questi giochi. Kongregate, ad esempio, è presente online da oltre 10 anni, durante i quali ha aumentato la propria offerta fino 11 mila giochi di ogni genere, da quelli di azione a quelli puzzle, ed è diventato parte del gruppo Game Stop prima di essere acquisito da Modern Times Group. Betway casinò si è invece ritagliato una fetta di mercato nel settore dei casinò online decidendo di puntare su qualità e quantità: oltre alle 500 slot, il sito offre i classici giochi d’azzardo, aggiungendo però tutte le diverse varianti del blackjack e della roulette e includendo anche giochi d’origine esotica come il cinese Pai Gow. Affianco a queste piattaforme troviamo l’Apple Store o il Google Playstore, che raccolgono migliaia, se non milioni, di app. Tra quelle che vanno più per la maggiore troviamo Candy Crush della King, un tetris rinnovato e basato su caramelle di diversi colori che risale al 2012 e gli Angry Birds della finlandese Rovio Entertainment, il cui successo si misura con oltre 3 miliardi di download in tutto il mondo. La connessione 3G e 4G ha permesso di collegarsi a Internet ad alta velocità in maniera semplice, rendendo accessibile l’universo ludico che era primo confinato solo alla console in salotto, o al massimo a dispositivi come il Gameboy della Nintendo, che si sono trasformati ora in pezzi da collezione.

Il futuro dei giochi per gli smartphone

Quella dei giochi sui cellulari è una tradizione che dura da vent’anni, e grazie alla rapida evoluzione della tecnologia si è modificata col tempo, contemporaneamente al suo stesso supporto. Complessivamente, tra mobile gaming e videogiochi, l’intero settore vale 115 miliardi di dollari, e conta 2,3 miliardi di gamer. Gli investimenti nel settore sono sempre più consistenti, grazie anche all’interesse manifestato da molti giocatori, che hanno visto positivamente la possibilità di giocare in movimento, senza cioé restare confinati in una stanza o in un salotto: solo nel 2017 sono stati creati 55.000 nuovi giochi. L’apprezzamento dei giocatori si estende inoltre alla grande varietà di giochi a cui è possibile giocare online usando il proprio smartphone. Per rispondere alle esigenze dei giocatori, i giochi e gli smartphone stessi cambiano. Non solo la grafica, elemento fondamentale per i gamer, migliora, ma si aprono anche le porte tanto alla realtà virtuale, in cui gli ambienti e gli esseri umani vengono riprodotti come se fossero veri, quanto alla realtà aumentata, in cui immagini reali e immagini virtuali, di fantasia, si mescolano nel gioco.

Da Snake a Candy Crush, a Pokémon Go, passando per tutti gli altri giochi che hanno avuto maggiore o minor successo negli ultimi vent’anni, quella del mobile gaming è un’abitudine ormai radicata, a cui non siamo sicuramente pronti a rinunciare proprio ora che le innovazioni tecnologiche la rendono sempre più interessante e sempre più vicina al gioco tradizionale.

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