Dalila Di Lazzaro non riesce proprio a trovare il sorriso e la serenità. Nel 1991 il figlio perse la vita in un incidente stradale, ed ora l’attrice ha tentato di diventare nuovamente madre. Le cose, però, non sono andate per il verso giusto e Dalila ha dovuto rinunciare a un altro bimbo
“Nonostante l’età ho cercato di avere un bambino, ma ho abortito. I medici mi avevano detto che sarebbe stato un passo azzardato, ma ho tentato ugualmente. Quando me la sono sentita l’ho proposto al mio compagno, che è stato felice di aiutarmi. Ora il dolore è troppo forte e a questo punto non farò un altro tentativo, preferirei decisamente adottare. Donare amore a un figlio è naturale per una donna anche se non ci sono legami di sangue, però la legge italiana non me lo consente perché sono single. Ma non mi voglio arrendere”, ha dichiarato Dalila durante un’intervista rilasciata a ‘Chi’.
L’attrice ha sottolineato anche che il suo compagno non si è fatto più vedere quando ha perso il bimbo. “Non cerco neanche un nuovo fidanzato, anche perché non è facile trovare l’uomo giusto. Ho tanti corteggiatori, ma oggi sono tutti dei rammolliti, nessuno è un combattente come è stato mio padre”, ha sottolineato la Di Lazzaro, riferendosi alla storia d’amore naufragata dopo la perdita del bambino.
Dalila Di Lazzaro ha scritto anche cinque libri, tra cui “L’angelo della mia vita“, in cui parla di suo figlio, perso nel 1991. L’attrice ha più volte rivelato che, ogni giorno, sente sempre suo figlio. E’ come se fosse sempre con lei, nonostante sia morto tanti anni da in un terribile incidente stradale. Da quando il figlio Christian è morto, Dalila è diventata paladina del diritto dei single ad adottare un figlio. L’attrice ha asserito in merito: “Non trovo moralmente accettabile che questi piccoli vengano lasciati crescere negli istituti perché una legge obsoleta impone, quale requisito fondamentale all’adozione, la compresenza di un padre ed una madre… Ci sono tanti genitori che per svariate circostanze sono forzatamente singoli, cosa facciamo, gli togliamo la patria potestà?”.
