Elvis Presley moriva 40 anni fa: rock perdeva la sua prima star

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Elvis, mito del rock mondiale moriva 40 anni fa

Elvis, mito del rock mondiale moriva 40 anni faSono già passati 40 anni dalla morte di Elvis Presley. Era infatti il 16 agosto 1977 quando il re del Rock ‘n’ Roll passava a miglior vita. Il rock perdeva la sua prima grande star. Il cantante venne trovato privo di sensi nella sua celebre Graceland Mansion, a Memphis, e poi  dichiarato morto in ospedale. Aveva solo 42 anni. Ufficialmente, Elvis morì per un’aritmia cardiaca ma sul suo decesso c’è stato sempre un alone di mistero. Basti pensare che uno dei suoi ex bodyguard, prima della morte, riferì che Presley era psicotico e drogato. Pochi fan, effettivamente, sapevano che Elvis facesse uso di oppiacei e pillole varie, ed è probabile che tali sostanze avessero avuto un ruolo nella sua morte. Il giorno successivo alla morte, tantissimi fan si recarono davanti alla magione del ‘re del rock’ per rendergli omaggio. Tanta commozione per la dipartita per uno dei più grandi interpreti del rock, anzi l’interprete per eccellenza del rock.

Molti fan persero i sensi davanti alla casa di Elvis

Lacrime, dolore, immagini, fiori e ceri. C’era di tutto a Memphis, davanti alla casa di Elvis, il 17 agosto 1977. Molti ammiratori furono così sconvolti che svennero. Un andirivieni di ambulanze, nei pressi della Graceland Mansion, connotò quella mesta giornata. Tanti fan non riuscirono proprio a credere che il loro idolo se ne fosse andato definitivamente e uno di essi, sconvolto e disorientato, investì e uccise due persone con la sua auto. Tragedia nella tragedia.

Ai fan del mito di Memphis vennero concesse solo 2 ore per pregare dinanzi alla bara di rame. Elvis indossava un vestito color crema, una cravatta grigia e una camicia blu. Il feretro venne ricoperto di rose rosse.

Una morte che destabilizzò il popolo americano

Un lutto immenso per gli Stati Uniti. La morte di Elvis Presley ha rappresentato uno dei momenti più dolorosi per il popolo americani. La Casa Bianca venne tempestata di chiamate. I fan reclamarono una giornata di lutto nazionale. Alcuni californiani, inoltre, inviarono un telegramma all’allora presidente Usa Jimmy Carter per dirgli che nessuna morte, dopo quella di John Fitzgerald Kennedy, aveva destabilizzato così tanto gli americani.

‘Elvis Presley è stato unico e insostituibile, un simbolo del dinamismo, della ribellione e dell’entusiasmo del suo Paese’. Con queste parole, il presidente Carter, descrisse il ‘re del rock’ dopo la dipartita.

La morte dell’artista di Memphis provocò un’impennata delle vendite dei suoi dischi. Nell’arco di 24 ore vennero vendute 250.000 copie del suo ultimo disco ‘Moody Blue’. Elvis visse poco ma riuscì a vendere oltre 500 milioni di dischi.

Ogni anno, in questi giorni, molti fan di Presley si riuniscono attorno alla sua abitazione e guardano le stelle. I pensieri, ovviamente, sono tutti rivolti a lui, al primo grande mito del rock.

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