Shock a Palermo, dove un rispettabile ginecologo avrebbe abusato più volte di una 28enne tunisina. Ad inchiodarlo sono stati i video ripresi dalla donna con il suo smartphone. Ora il 65enne Biagio Adile è agli arresti domiciliari. La tunisina ha rivelato agli investigatori di essere stata molestata dal ginecologo due volte: nel suo studio medico di Palermo e nell’ambulatorio presso il nosocomio Villa Sofia-Cervello. Adile è direttore dell’unità d’uroginecologia della suddetta struttura sanitaria. La tunisina, in occasione delle deposizioni, è stata assistita sia da un interprete che da una psicologa. Mai la donna avrebbe pensato che un luminare sarebbe stato capace di compiere atti ignobili durante l’orario di lavoro. La nordafricana ha rivelato di essere stata sottoposta, in Tunisia, a 13 interventi chirurgici per gravi problemi ginecologici. Le tante operazioni però si erano rivelate vane e la donna aveva deciso di recarsi in Italia per ottenere una cura valida. Una volta arrivata nel Bel Paese, la 28enne si era rivolta a Biagio Adile e da quel momento erano iniziati altri problemi, oltre a quelli di salute.
L’importanza del telefonino
Il primo episodio di violenza risale al dicembre dell’anno scorso, nello studio medico di Palermo. Dopo quelle molestie, il ginecologo aveva invitato la tunisina a recarsi in ospedale per fare un’ecografia gratuita.
La 28enne si era recata in ospedale nonostante sospettasse che sarebbe stata molestata nuovamente. Aveva portato con sé il telefonino per documentare gli eventuali abusi.
Adile, puntualmente, aveva abusato della ragazza nordafricana anche in ospedale, non sapendo di essere ripreso. Ci sono video, adesso, alquanto eloquenti in mano agli investigatori. Davanti a tali filmati, gli inquirenti non hanno potuto fare altro che arrestare il ginecologo siciliano.
Le indagini, dirette dal pm Giorgia Righi e dal collega Ennio Petrigni, vanno avanti. Si deve scoprire se altre donne siano state abusate dal medico di Palermo.
Adesso Biagio Adile deve rispondere di violenza sessuale. Invece di curare quella donna che aveva gravi problemi ginecologici, ne abusava. Una condotta vergognosa. Una condotta che ha fato scattare le manette per Adile, che attualmente è ai domiciliari.
Biagio Adile sempre rispettato da tutti
Il ginecologo Adile, fino a poco tempo fa, era un personaggio stimato e rispettato da tutti. Era stato anche candidato sindaco a Racalmuto. Adesso una pesante accusa ha macchiato la sua reputazione. Una 28enne con gravi problemi ginecologici voleva essere curata e lui ne aveva abusato.
La nordafricana aveva dapprima confessato le molestie a un amico, poi, su consiglio di quest’ultimo, alla Polizia, sporgendo una denuncia.
13 interventi chirurgici in Tunisia ma nessun sollievo. Dura la vita per una giovane nordafricana che si era recata in Italia per una terapia valida. E presso l’unità operativa di uroginecologia dell’ospedale Villa Sofia-Cervello l’aveva trovata. Solo che, per il timore di subire nuovi abusi da quell’orco con il camice, aveva rinunciato. Adesso il ginecologo è in carcere e la paziente può sperare che qualcun altro continui a curarla.
L’episodio ha sollevato un grosso polverone in Sicilia. Il personale sanitario della struttura sanitaria di Palermo è incredulo. Il molestatore, stavolta, non è una persona comune ma il direttore del reparto di uroginecologia.