Un’impresa senza imprenditore, dove tutti sono sullo stesso piano, dove non ci sono ordini. Questa è Holacracy, una nuova forma organizzativa che rivoluzionerà il mondo imprenditoriale
L’ideatore di Holacracy è Brian Robertson, un programmatore che si è tolto i panni da imprenditore ed ha indossato quelli da intermediario. Finora più di 300 società hanno adottato Holacracy come modello organizzativo, un modello che per molti stravolgerà il modo di fare impresa; per altri sarà inutile e non recherà alcun vantaggio. Si tratta di un’organizzazione connotata dal fatto che nessuno ha autorità e nessuno è gregario; insomma, c’è massima democrazia nell’azienda. Brian Robertson, che nel 2001 ha fondato la Ternary Software, ha inventato un nuovo schema di organizzazione aziendale dove non ci sono capi tiranni: ognuno è responsabile delle sue azioni e risponde solo a se stesso. Bello no?
Robertson parla della sua originale idea nel libro “Holacracy: The new management system for a rapidly changing world”, pubblicato l’anno scorso e diventato una sorta di Bibbia per molti imprenditori americani. In soldoni, come funziona un’azienda strutturata su Holacracy? A spiegarlo è stato Olivier Compagne, che lavora in Ternary Software:
“Immaginate un sistema operativo come Windows o Mac OS, oppure Linux: ecco, Holacracy è proprio così. Non prescrive la maniera in cui le cose vanno fatte, si limita a stabilire le regole alla base del gioco, come devono funzionare le relazioni lavorative per far sì che tutti pedalino nella stessa direzione. Chi dice che non ci sia una struttura, che sia pura anarchia, si sbaglia. Si tratta semplicemente di una architettura diversa”.
Holacracy ha già influenzato più di 300 imprese e, probabilmente, diventerà il modello organizzativo di tante altre realtà imprenditoriali, visto che lo schema datore di lavoro tiranno – dipendenti che eseguono inizia a stare stretto un po’ a tutti, e per giunta è alquanto antiquato.
