Il conto corrente zero spese

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conto-corrente-a-zero-speseSi sente molto spesso parlare di conto corrente a zero spese, tuttavia non sempre si riesce a comprendere fino in fondo il significato preciso di questa dicitura. Infatti può capitare che ci siano alcuni costi nascosti che spesso il cliente non conosce e, quando si ritrova a farci i conti, pensa di essere stato imbrogliato.

Per capire bene questo concetto è necessario fare un resoconto di quelli che sono i costi per la tenuta di un conto corrente zero spese. In sostanza la banca offre al proprio cliente la possibilità di avere i suoi risparmi al sicuro e di poterne usufruire in qualsiasi momento, e nel modo che ritiene più opportuno. Dall’altra parte, però, la banca si assicura, così, una certa consistenza finanziaria che le permette di operare costantemente nel mercato finanziario.

In sostanza, la banca è l’unico intermediario finanziario che è dotato della funzione creditizia vera e propria. Essa consiste nella possibilità di recuperare presso il pubblico il capitale di cui necessita per operare e, dall’altra parte, essa può disporne per offrire finanziamenti ed operare in vari mercati finanziari.

Tutti gli altri intermediari hanno la possibilità, riconosciuta per legge, di operare nel sistema finanziario, tuttavia sono privi della competenza di raccogliere presso il pubblico di strumenti liquidi di cui necessitano. Questa funzione permette la migliore allocazione delle risorse, infatti chi ha un’eccedenza monetaria deposita presso la banca i propri risparmi e, questa, li utilizzerà anche per finanziare progetti di soggetti che non dispongono della liquidità necessaria. Questo vantaggio che la banca ottiene dalle somme versate dal cliente, viene normalmente retribuito tramite l’applicazione di un tasso di interesse attivo per il cliente.

In sostanza, le somme maturano un certo valore che viene poi ad esse sommato. Questo tasso, però, non tiene conto dei costi che la banca sostiene per mantenere aperto il conto corrente, delle imposte e del canone annuo. Una volta questi costi era direttamente imputanti al cliente e, molto spesso, essi superavano largamente il vantaggio economico derivante dal tasso attivo di interessi. Negli ultimi anni, tuttavia, complice anche la crescente competizione tra i diversi operatori finanziari, si è assistito alla nascita del cosiddetto conto corrente a zero spese.

In sostanza, esso si caratterizza per la cancellazione di un certo numero di costi che prima erano ad esclusivo carico del correntista; molte banche, come ad esempio ING Direct offrono un conto corrente a zero spese (Conto Corrente Arancio che ha proprio la funzione di assicurare il massimo della spensieratezza ai sottoscrittori). Esso non prevede il pagamento di nessuna somma per l’apertura o per la chiusura del conto ed inoltre offre anche altri vantaggi, sempre di natura economica. Non si devono pagare il canone annuo, il libretto degli assegni e nemmeno la fruizione della carta di credito o di debito. In sostanza si è liberi di eseguire una lunga serie di operazioni senza dover corrispondere una commissione alla banca. Sono molti i conti di questo tipo presenti sul mercato, tuttavia è sempre bene informarsi preventivamente su tutte le clausole per evitare di incorrere in spiacevoli errori. Ad esempio, in alcuni casi, potrebbe essere previsto il pagamento delle commissioni per alcune operazioni particolari che non vengono conteggiate nel novero di quelle gratuite.

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