Infanzia: le nuove linee guida dell’OMS, no a pc e tablet fino ai due anni

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Arrivano le nuove linee guida dell’OMS, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, per quanto riguarda l’infanzia. Dopo aver stilato le nuove guide 2019 sulla giusta alimentazione da seguire e l’attività fisica idonea da seguire in base alla fascia d’età, l’OMS ha voluto rimarcare alcuni aspetti molto importanti per quanto concerne la crescita sana dei bambini.

E’ vero i tempi sono cambiati e la vita quotidiana è molto più frenetica. Inoltre, si deve calcolare che lo stile di vita delle famiglie è molto mutato rispetto ai decenni precedenti. Avendo la figura femminile preso posizione per quanto riguarda il mondo lavorativo bisogna ovviamente sottolineare che il tempo passato in casa è sempre di meno.

Oggettivamente la famiglia ha avuto una evoluzione e con essa anche le abitudini e il modo di interagire e comportarsi con i propri figli. Un dato sicuramente rispetto a 15/20 anni fa è sicuramente quello che i bambini non sono più abituati a giocare all’aria aperta. Almeno per la percentuale più alta dei casi.

Nei centri cittadini, infatti, sempre meno sono le aree verdi a disposizioni e sicuramente i vecchi giochi di un tempo sono stati sovrastati da quelli più attuali e tecnologici. In teoria non c’è nulla di male se il bambino ha un suo approccio con i dispositivi come ad esempio tablet, smartphone o pc, l’importante e saperli dosare.

Questi è uno degli aspetti seguito e analizzato dall’OMS, che ha stilato un elenco di consigli utili e pratici che dovrebbero essere seguiti per salvaguardare lo sviluppo e la crescita dei bambini. Le nuove linee guida, infatti, riguardano i dispositivi tecnologici, l’alimentazione, il movimento o anche lo stile di vita seguiti durante l’età dell’infanzia.

Linee guida e consigli utili da seguire

Le nuove linee guida dell’OMS per quanto riguarda l’infanzia va a studiare e porre le attenzioni sulle abitudini che hanno i bambini oggigiorno. L’analisi è partita dal visionare l’alimentazione seguita, dal movimento fisico e le attività sportive e dall’utilizzo della tecnologia.

Tutti fattori importanti che vanno a delineare i ritmi seguiti dai bambini di oggi e il loro percorso di crescita e sviluppo. Si è analizzato nelle nuove linee guida anche le ore di riposo che i bambini fanno, fasi importantissime per quanto riguarda le reti cognitive.

L’alimentazione

Uno dei punti forti delle linee guida dell’OMS è quello di cercare di contrastare il più possibile il tasso di obesità infantile, che negli ultimi anni ha fatto segnalare un notevole incremento rispetto agli anni precedenti. Pochissimi sono i bambini che seguono una corretta alimentazione e seguono una dieta equilibrata.

Questo dato è allarmante, poiché, l’obesità infantile può portare anche a delle patologie molto gravi e importanti come ad esempio il diabete. I bambini non sono abituati a mangiare verdura fresca e cotta e frutta. Sempre più spesso si dice si a un consumo di alimenti molto grassi e a cene a base di fritti e alimenti contenti alti livelli di grassi saturi.

Quello che va per la maggiore sono l’utilizzo di bevande gassate e merendine industriali, sostituite oramai alle merende casalinghe e fatte in casa. I bambini sono abituati molto spesso a mangiare cibi diversi dai genitori, con i quali sono abituati, oramai, a condividere pasti fugaci e silenziosi.

Le linee guide dell’OMS prevedono consigli per quanto riguarda i cibi da associare in maniera corretta e l’assunzione di alimenti sani e nutrienti. Non un no definitivo a zuccheri, dolci e cibi grassi, ma sicuramente un consumo meno elevato e soprattutto frequente.

L’attività fisica

Anche per quanto riguarda l’attività fisica i dati sono allarmanti. Sia nell’ambiente scolastico che i quello casalingo, i bambini non sono più abituati a fare movimento. La percentuale più alta, infatti, fa una vita sedentaria molto deleteria per quanto riguarda l’organismo e il corpo, nonché la mente.

Non in tutti gli istituti scolastici, soprattutto nelle scuole primarie, non sono previste ore di educazione fisica mentre nel privato non tutte le famiglie fanno svolgere un regolare corso sportivo ai propri figli. I fattori di questi numeri sono molti, tra i quali, ad esempio, il poco tempo a disposizione causa lavoro e le difficoltà economiche che non consentono ai genitori di poter pagare ad esempio un corso di nuoto, di pallavolo, tennis, calcio e quant’altro.

L’avvento dell’era tecnologica, inoltre, di certo ha dato un contributo in negativo per quanto riguarda il movimento nell’età dell’infanzia. Sempre più bambini, infatti, non amano andare a giocare all’aria aperta, ma piuttosto interagire con i propri compagni e peggio ancora da soli con le consolle con le quali possono giocare con i videogame più amati.

Il 30% dei bambini in Italia è in sovrappeso e la sedentarietà va a peggiorare sia la sfera motoria che quella mentale. Infatti, oltre ad non essere abituati a fare dei giochi di gruppo, i bambini hanno la tendenza a isolarsi e a rimanere impacciati.

Inoltre, lo stress fisico e mentale dato dalle attività quotidiane, non fa altro che aumentare l’irrequietezza e il nervosismo del bambino, che non trova così una vera e propria valvola di sfogo distensiva. I videogiochi non hanno un effetto calmante, anzi, donano ancora più stress e irritazione.

I consigli dell’OMS sono quelli di far praticare un po’ di movimento ai propri bambini almeno mezz’ora al giorno. Non importa se sia un vero e proprio sport, l’importante è far divagare e muovere i bambini anche attraverso una corsetta all’interno della propria abitazione, salire e scendere le scale, ballare. Insomma, tutto quello che può definirsi movimento per far si che il bambino si diverta e si distragga dai suoi impegni quotidiani.

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