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Istat, Italia Nazione Vecchia: Nascite al Minimo Storico

Da Redazione

Febbraio 22, 2016

Istat, Italia Nazione Vecchia: Nascite al Minimo Storico

Istat, Italia Nazione Anziana: Nascite ZeroNon è decisamente confortante il recente dato diffuso dall’Istat relativo alle nascite. In Italia nascono sempre meno bimbi; di conseguenza la popolazione diventa sempre più vecchia

 

Dalla ricerca svolta di recente dall’Istat emerge anche che la speranza di vita degli italiani si è ridotta. Minimo storico, nel 2015, delle nuove nascite: 488.000. In Italia, l’anno scorso, sono nati solo 8 bimbi ogni 1.000 residenti. Mai così male dall’Unità d’Italia. La fecondità femminile diminuisce ancora: 1,35 figli per donna. Insomma, l’Italia è una nazione anziana. Ad incrementare la popolazione ci pensano gli stranieri residenti, il cui numero, rispetto ad anni fa, è aumentato notevolmente. Oggi in Italia ci sono oltre 5 milioni di stranieri residenti. Un vero record.

L’Istat ritiene che la crisi economica abbia avuto anche un effetto tremendo sulla speranza di vita, che si è ridotta molto rispetto al 2014: per gli uomini è 80,1 anni; per le donne 84,7. Tale riduzione, secondo gli esperti dell’Istat, è dovuta all’aumento del numero di morti, nel 2015, rispetto all’anno precedente. Mai, dal Secondo Dopoguerra si è registrato un tasso di mortalità così elevato. La crisi economica, quindi, uccide in Italia. A morire di più, secondo l’Istat, sono soggetti nella fascia d’età 75-95 anni. Cresce, invece, l’età media degli italiani (44,6 anni) e l’età media delle donne che danno alla luce il primo figlio (31,6 anni).

Nel 2015, secondo l’Istat, si è registrato un calo di under 14 e un aumento di over 65. Ciò non fa altro che comprovare il fatto che il Belpaese è un posto dove pullulano anziani. Sembrerà strano, inoltre, il dato sugli immigrati: l’anno scorso sono arrivati in Italia meno profughi rispetto al 2014, ‘annus horribilis’ dei flussi migratori. Gli immigrati arrivati in Italia nel 2015 sono stati un quarto di quelli giunti l’anno prima. L’Italia, dunque, si conferma un Paese di vecchi, dove vedere un bimbo che nasce è una rarità. Non bisogna stigmatizzare gli italiani, però, in quanto la colpa è della situazione socio-economica: non c’è lavoro ed è praticamente impossibile mantenere uno o più figli in questa Italia.

Il nostro caro Belpaese è agli ultimi posti al mondo per natalità. Ma quali sono le vere cause di questo trend decisamente desolante? Significativa è una riflessione del dottor Alberto Ugazio, direttore del dipartimento di Medicina Pediatrica all’ospedale Bambin Gesù di Roma:

“Il problema in questo caso è esclusivamente politico. I genitori, e in particolare le mamme, non sono aiutati… Incidentalmente, come colpevolizzare madri e pediatri se l’allattamento al seno, in Italia, crolla dopo il terzo mese? Non sarà per caso che le donne lavorano e che, in mancanza di un nido sul posto di lavoro sono costrette a smettere? Incidentalmente, la maggioranza dei nostri comuni non dispone di asili nido”.

La riflessione del dottor Ugazio è utile per capire il problema. In Italia è difficile, se non impossibile conciliare lavoro e maternità e viatici vari come Bonus Bebè servono a poco. Dopo il congedo di maternità e paternità, i neo genitori non sanno a chi lasciare i figli se non ci sono i nonni; del resto mandare i piccoli al nido è oneroso.

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