Kamikaze si fa esplodere a Kabul e provoca la morte di almeno sei persone. L’attentato è stato rivendicato dagli uomini dell’Isis. L’obiettivo per la deflagrazione era un gruppo di manifestanti.
Sei sono le vittime dell’attentato
Sei sono le vittime dell’attentato che oggi alle 13.30, ore locale, è stato sferrato nella piazza centrale Pashtinistan di Kabul, in Afghanistan. Un kamikaze si è fatto esplodere nel mezzo della piazza provocando, come già detto, la morte di almeno sei persone e venti, tra uomini delle forze armate e civili invece, sono rimasti gravemente feriti.
Sul luogo della deflagrazione sono intervenute subito le forze dell’ordine e i mezzi di soccorso, come riportato anche da ansa.it. A riferire dell’attacco suicida/omicida è stato il portavoce del ministero dell’interno, Najib Danish.
L’obiettivo dell’attentato era un gruppo di manifestanti
L’obiettivo dell’attentato era un gruppo di manifestanti, che avevano organizzato un sit in all’interno della piazza, contro alcuni attacchi effettuati nei giorni scorsi da parte dei talebani, che hanno danneggiato la minoranza etnica di Hazara.
Il comunicato da parte dei rivendicatori dell’attentato di questa mattina a Kabul è stato diramato tramite il Telegram. A quanto riportato, le vittime causate dall’esplosione del kamikaze erano per la maggior parte giovani appartenenti alle forze di sicurezza, che presiedevano sul gruppo dei manifestanti.
La reazione della Russia
La reazione della Russia non si è fatta attendere e tramite il rappresentante presidenziale russo, Zamir Kabulov, dichiara che: “Gli Stati Uniti hanno avuto 17 anni per fare ciò che era inizialmente previsto” – poi continua – “La presenza dei talebani sul territorio afghano dopo il 2001 è arrivata addirittura al 60%“. Si attendono aggiornamenti per le indagini sulla tragica vicenda.
