Livorno, libreria ripudia libro Schettino: “Solidarietà alle famiglie delle vittime”

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Libraia livornese non vende libro Schettino

Libraia livornese non vende libro SchettinoFrancesco Schettino, ex comandante della Costa Concordia, nave naufragata dinanzi l’Isola del Giglio, ha scritto un libro che, però, ha sollevato innumerevoli polemiche. Schettino, lo ricordiamo, è sotto processo, in quanto secondo l’accusa è l’unico responsabile della morte delle 32 persone morte nel naufragio. Saranno i giudici a stabilire se Schettino fu responsabile in toto o in parte del naufragio ma le polemiche sul suo libro non si placano.

Sta facendo parlare di sé, negli ultimi giorni, la titolare di una libreria di Livorno, che ha deciso di non porre sui scaffali del suo negozio il libro di Schettino. Cristina Ricci, proprietaria della libreria, parla di “una scelta etica”.

“Non voglio rendermi complice della giustificazione di un uomo che ha causato la morte di trentadue persone“, ha affermato la Ricci, secondo cui bisogna rispettare tutte le vittime di quella tragedia frutto della “superficialità e dall’inettitudine umana”. C’è di più. Cristina ha apposto sulle vetrine della sua libreria un cartello che spiega il motivo per cui sui scaffali della sua libreria non c’è il libro di Schettino. In sostanza, la Ricci non vuole appoggiare una campagna che considera offensiva e iniqua.

Cristina, non vendendo il libro di Francesco Schettino, ha accantonato la possibilità di guadagnare un bel po’, visto che, a sua detta, quel volume sarà molto venduto. “Sarebbe bello se ogni libreria indipendente si assumesse la responsabilità di non vendere il libro di Schettino come abbiamo fatto noi, magari a partire da quelle di Livorno, sarebbe un segnale di solidarietà alle famiglie delle vittime”, ha dichiarato la Ricci, che ha dato una stoccata anche a tutti quei lettori curiosi che, però, non sanno di ledere la sensibilità di altre persone: “Intorno a queste tragedie spesso nasce una curiosità morbosa. Noi diciamo no ad un guadagno fondato sulla morbosità nei confronti di una tragedia”.

Ormai Francesco Schettino è diventato un personaggio pubblico, una star. Se fosse vissuto negli Stati Uniti non sarebbe diventato così famoso, anzi forse sarebbe già stato messo in carcere. Chissà. Vero è che in Italia soggetti del genere diventano delle celebrità (c’è mancato poco che Schettino diventasse ‘naufrago’ nel reality L’Isola dei Famosi’).

L’ex comandante Schettino ora vuole anche lucrare con la tragedia e alle spalle delle vittime. Lo testimonia il suo tour italiano per promuovere la sua ‘fatica letteraria’, intitolata “Le verità sommerse“. Mercoledì prossimo, 8 luglio, Schettino sarà, ad esempio, a Salerno, presso l’hotel Mediterranea. Ci saranno ovviamente tanti giornalisti a Salerno, tutti pronti a fare tante domande a Schettino in merito al libro scritto assieme alla giornalista Vittoriana Abate.

Il libro di Schettino è incentrato sul dramma del naufragio della Costa Concordia, avvenuto il 13 gennaio 2012. Quel naufragio costò la vita a 32 persone. Alla presentazione salernitana del volume di Schettino ci saranno, tra gli altri, l’avvocato Michele Tedesco e lo scrittore Andrea Manzi.

Del libro di Schettino colpisce la dedica alla vittime, “a coloro che quella notte sono stati colpiti negli affetti più cari, ai quali è dovuta la verità”. “Le verità sommerse”, lo ricordiamo, è stato presentato lo scorso 24 giugno a Meta di Sorrento. Parlando del suo libro, Francesco Schettino ha detto: “Il libro ripercorre con il mio racconto e con gli atti del processo, minuto dopo minuto l’incidente della Concordia. E’ una risposta a tanti interrogativi rimasti in sospeso”. Sarà, ma dubitiamo della buona fede di Schettino. Forse vuole farsi pubblicità e dimostrare che lui non c’entra nulla con quella tragedia. E’ solo una nostra impressione. Ognuno di noi ha il beneficio del dubbio, no?

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