Roma, cartello contro le forze dell’ordine: “No a perquisizioni razziste in bus”

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Cartello Atac fake, via Prenestina

Un cartello chiaramente indirizzato contro le forze dell’ordine, ad aperta imitazione degli avvisi dell’Atac, ha causato l’ira degli addetti ai lavori, oltre che dei consiglieri comunali di Forza Italia. Il cartello fake, che imita perfettamente la struttura e il font degli avvisi dell’Azienda per i Trasporti, avvisa i passeggeri di intervenire in caso di “perquisizioni razziste” fatte dalle forze dell’ordine a persone di colore, oltre che una serie di riferimenti e link utili in caso di aggressione.

Roma, cartello Atac fake contro le forze dell’ordine in via Prenestina

Un cartello Atac fake è comparso a Roma, in via Prenestina (all’altezza della circonvallazione), per denunciare le perquisizioni razziste che avverrebbero in bus. Il cartello è un chiaro attacco alle forze dell’ordine, come mostrato dal logo “ACAB” che compare al posto di “Atac”.

Così recita il cartello incriminato: “Avviso ai passeggeri linee 5-14-19 perquisizioni razziste a bordo: è doveroso intervenire in supporto dei passeggeri discriminati per il colore della pelle”. Stando a quanto riportato da Roma Today sono tanti i cartelli dello stesso tipo che sono apparsi in prossimità della circonvallazione, tanto da rendere impossibile che i tanti presenti non leggessero il chiaro attacco alle forze dell’ordine che, a primo acchito, sembra essere mosso dall’Atac.

Il cartello poi continua fornendo delle precise indicazioni nel caso in cui ci sia un’aggressione: nel caso in cui si dovesse avvistare o subire un’atto di discriminazione e di aggressione, il consiglio è quello di scrivere a [email protected]. Unico riferimento della matrice del cartello è la firma rappresentata dal logo in piccolo, posizionato in alto.

La denuncia di Faisa Sicel e Forza Italia

La serie di cartelli posizionata in via Prenestina ha causato l’ira da parte degli addetti ai lavori, che hanno colto il riferimento e l’attacco alle forze dell’ordine, denunciando una condotta che non aiuta in nessun modo a risolvere le problematiche della Capitale.

Il primo ad aver commentato la vicenda è stato Claudio De Francesco, segretario generale di Faisa Sicel, che ha così affermato:“A questi personaggi squallidi che così facendo…creano odio nei confronti di chi tutti i giorni lavora onestamente facendo rispettare le regole”. L’accusa mossa dagli anonimi che hanno creato il cartello fake è indirizzata a quei vigili urbani che, a bordo degli autobus, controllano il biglietto soltanto delle persone di colore, tralasciando tutti gli altri e macchiandosi di razzismo.

Per questo motivo, in un clima già tutt’altro che disteso come quello della Capitale, l’atto è stato considerato fuori luogo anche dai consiglieri di Forza Italia. Andrea De Priamo, capogruppo dei consiglieri, ha affermato: “A seguito di segnalazioni che ci sono pervenute dai cittadini, esprimano solidarietà ai verificatori dell’Atac per i ‘cartelli-gogna’, – ha continuato De Priamo – con farneticazioni su presunti atteggiamenti razzisti del personale Atac da denunciare, affissi in alcune fermate in diversi quartieri di Roma”. 

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