Tumore al seno: prevenzione con dieta equilibrata e attività fisica

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Fonte: latinaquotidiano

In aumento nelle donne con meno di cinquant’anni, il tumore al seno continua ad essere una delle maggiori preoccupazioni della popolazione femminile e della comunità medica in generale. Molte le campagne informative e di prevenzione, con controlli e screening. Secondo uno studio pubblicato sulla rivista Nature Communications non solo l’incidenza del tumore al seno aumenterà nei prossimi anni anche tra donne più giovani, ma è stato dimostrato che una dieta equilibrata e regolare attività fisica possano incidere sulla prevenzione primaria e secondaria del cancro.

Incremento casi di malattia in donne più giovani: informazioni e cause

Gli esperti ritengono che il tumore al seno aumenterà sensibilmente la propria incidenza anche nelle fasce di età più basse delle donne. Tra le cause primarie di questo fenomeno sono state rintracciate sovrappeso e obesità.

Tenere sotto controllo la propria dieta e svolgere attività fisica sono consigliati come metodi di prevenzione primaria e secondaria del cancro al seno. Nello specifico, si raccomanda un consumo regolare e assiduo di frutta e verdura, l’adozione della dieta mediterranea, l’assunzione di antiossidantibeta carotene e vitamina Eesercizio fisico costante e regolare.

Dal lato opposto, tra le cose altamente sconsigliate nel caso di prevenzione primaria e secondaria del tumore al seno, si trova un consumo regolare di carne rossa sia fresca che cotta durante l’adolescenza. Tale fattore è stato scientificamente correlato ad un aumento del tumore al seno nelle donne fertili.

Tumore al seno, pericolo obesità e grasso addominale: dati e ricerche

La ricerca pubblicata su Nature Communications dimostra chiaramente come il grasso addominale sia molto pericoloso quando si tratta di cancro al seno. I ricercatori hanno dimostrato la correlazione tra un girovita troppo grande e un rischio maggiore di sviluppare la malattia.

Sono state prese in considerazione l’indice di massa corporea (Bmi) e la circonferenza addominale su un campione di oltre 26 mila persone. Uomini e donne indistintamente, con un Bmi superiore a 30 avevano tra il 33 e il 22% in più di possibilità di sviluppare un tumore, in sette siti: colon-retto, endometrio, esofago, cistifellea, pancreas e reni.

Come riporta La Stampa, Maurizio Muscaritoli, direttore dell’Unità operativa di Nutrizione Clinica del Policlinico Umberto I, ha dichiarato: “La malnutrizione per eccesso è stata additata come fattore di rischio anche per i tumori al seno positivi ai recettori per gli estrogeni, nelle donne in post-menopausa con un Bmi compreso trai 18 e i 25”.

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