Udine, Università sviluppa MotorBrain: app che misura prestazioni neuromotorie
Da Redazione
Luglio 10, 2015
La partnership tra Università e Azienda ospedaliero- universitaria “Santa Maria della Misericordia” di Udine ha consentito di ideare una portentosa app per smartphone che migliorerà la vita di milioni di persone. Si tratta di MotorBrain.
L’app calcola le performance neuromotorie, specialmente delle mani e si può usare per scoprire eventuali anomalie del movimento dovute alla vecchiaia o a malattie come il morbo di Parkinson. L’app è stata sviluppata dai ricercatori di Laboratorio Interazione Uomo-Macchina dell’ateneo di Udine e il Dip. Neuroscienze Azienda ospedaliero- universitaria.
MotorBrain potrà essere usata, in futuro, insieme ai classici metodi per diagnostici per scoprire anche disturbi del movimento dovuti a malattie neurodegenerative come il morbo di Parkinson. I neurologi, oggi, misurano le prestazioni neuromotorie in diversi modi, come esami ambulatoriali effettuati con carta e penna, oppure con determinati strumenti.
L’app ideata dagli scienziati di Udine si può scaricare gratuitamente dall’indirizzo http://hcilab.uniud.it/motorbrain. Chiunque sia in possesso di smartphone Apple, Android e Windows Mobile possono scaricarla.
“Mediante sei diversi test interattivi MotorBrain permette di misurare individualmente varie qualità del controllo motorio delle mani –considerando caratteristiche quali precisione, velocità di esecuzione e tempo di reazione visivo-motorio e fornendo anche delle infografiche dettagliate dei risultati dei test e del loro andamento nel tempo”, ha dichiarato il professor Chittaro.
Il professor Eleopra, invece, ha spiegato che “i dati motori raccolti dall’applicazione verranno ricevuti, in forma completamente anonima, da un nostro database che permetterà di arricchire le conoscenze sul comportamento motorio della popolazione, calcolando le distribuzioni statistiche delle misure di precisione, velocità e tempo di reazione visivo–motoria della popolazione, suddivisa per fasce di età”.
Come ha sottolineato lo studioso Riccardo Budai, “l’analisi del database può portare a utilizzare la stessa tecnologia e metodologia dei test di prestazione motoria su pazienti con disturbi del movimento, per arrivare ad una diagnosi differenziale tra diverse patologie e produrre un marker precoce di ‘invecchiamento patologico del sistema motorio'”.
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