Vasco Rossi scalda Festival di Venezia: “Il decalogo di Vasco” convince
Da Redazione
Settembre 13, 2015

Alla fine Vasco Rossi ha calcato il red carpet del Festival di Venezia, come una vera star, in occasione della proiezione del documentario “Il decalogo di Vasco”, diretto da Fabio Masi
Tanti fan sono accorsi al Festival di Venezia per salutare il loro idolo, Vasco Rossi. L’evento è avvenuto lo scorso 11 settembre 2015, giornata indimenticabile. Tutti i riflettori su una rockstar, non su un divo del cinema. Solo Vasco è stato in grado di far muovere così tante persone nell’ambito di una kermesse cinematografica così importante.
“Il decalogo di Vasco” è un documentario creato da Masi, grande fan del rocker ed ex facchino della tournée “Nessun pericolo per te”. Gli ammiratori del Blasco sono rimasti soddisfatti di aver visto il loro idolo, che ha parlato sia del documentario che della sua vita, raccontando diversi aneddoti.
“Se mi conosceste bene forse non mi vorreste così bene. Ehhhhhhh… Lo sai che io non sono mai sincero. Sono sincero solo nelle mie canzoni. Nella musica non nascondo niente. A un amico gliela racconto. Ma nell’arte… Oddio che parola importante. Ma sì, io penso che nell’arte si debba essere sinceri e onesti”, ha dichiarato Vasco.
Il rocker di Zocca ha parlato anche di una delle sue più celebri ballate, ovvero “Vita spericolata“: “Quando mi è arrivata quella canzone ho capito che era un dono. Potevo anche morire dopo, che ero già a posto. Non la pensava così un camionista, con cui ho avuto un incidente. È uscito incazzatissimo e mi fa: ‘Te la do io la vita spericolata!'”.
“Voi sapete che sono diversamente lucido, ma dal principio io sapevo di essere una rockstar. E ora che ci penso l’uomo è un po in credito rispetto alla rockstar. Ma non ero assolutamente un cantautore. Con tutto il rispetto, perché mi hanno insegnato a scrivere. Non potevo mica dire Lunga e diritta correva la strada. Io dico sono andato contro a un muro! Io non raccolgo il microfono se cade, perché fai la figura da imbranato. Mi ricordo ancora quella volta, che mi esibivo prima di Cristian. Lui piangeva, piangeva, il microfono si era staccato dal filo, ma io mica mi chinai a raccoglierlo, lo lasciai andare”, ha aggiunto il Blasco, felice di aver reso migliore la serata a tantissime persone.
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