Arredamento, in casa trionfa di nuovo lo stile chic

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Dopo anni contraddistinti dal trionfo del minimal e la riscoperta di materiali più “poveri” (o shabby, per dirla all’americana), l’arredamento di interni sembra di nuovo pronto a una svolta, che vede protagonisti elementi più eleganti e materie come il cristallo, declinato anche in oggetti funzionali.

Forse non è stato mai messo realmente in soffitta, eppure mai come in quest’anno il cristallo sembra pronto a tornare protagonista dell’arredamento di interni, declinati in produzioni diverse che dedicano attenzione anche alla funzionalità e alla praticità, oltre che alla sola estetica.

Tavolo, un must. Partiamo da un classico intramontabile e forse irrinunciabile, come il tavolo per il soggiorno o la sala da pranzo, uno degli elementi che resta uno dei complementi d’arredo più importanti della zona giorno e che consente a questo ambiente di spiccare per eleganza e bellezza. Con finiture in legno o profilate in metallo, questo oggetto oggi è proposto in versioni sempre più diverse, da quelle tradizionali a quelle più innovative. 

Soluzioni innovative. Le principali aziende del settore, come la Lg Lesmo, hanno pensato poi anche alle esigenze di chi si trova ad arredare spazi ridotti, ma non intende rinunciare all’estetica: il supporto giusto in questa condizione sono i tavoli in cristallo allungabili, che uniscono la bellezza della materia prima con i vantaggi delle dimensioni compatte. Una volta azionato il sistema di assi allungabili, poi, questi tavoli sono in grado di accogliere fino a 16 commensali, ideale dunque per cene in compagnia numerosa.

I suggerimenti. Prima di scegliere il tavolo allungabile, ci sono comunque alcune considerazioni da fare e suggerimenti da seguire; la prima valutazione riguarda ovviamente lo spazio in cui intendiamo apporre la struttura, che non deve trascurare la posizione e la possibilità di estensione del modello che sceglieremo. Questo significa, dunque, che ci sono delle misure minime da cui non si può trascendere, che in genere arrivano a 80 centimetri di larghezza per assicurare di porre senza troppe noie i piatti al centro del tavolo stesso. Per ogni posto a sedere invece bisognerebbe garantire uno spazio di 60 circa centimetri.

Occhio alle forme. Anche la forma della struttura ha un ruolo decisivo nella determinazione dello spazio: i tavoli rettangolari sono più pratici, perché occupano meno spazio, ma allo stesso tempo creano una “gerarchia” con il posto del capotavola (e gli angoli a volte risultano inutilizzati); diversamente, i tavoli di forma tonda sono più ingombranti, ma favoriscono la socialità tra i commensali. Per questo, una soluzione intermedia potrebbe essere un tavolo ovale, che unisce i benefici delle altre tipologie. 

Come funzionano. Importante prestare attenzione ai meccanismi che consentono di allungare lo spazio di appoggio della tavola, perché non tutti si rivelano tecnicamente validi e performanti; una modalità diffusa è la cosiddetta apertura a libro, con l’aggiunta dal centro, ma quello in genere più comune, e anche più semplice da usare, prevede lo scorrimento di due piani in maniera complementare ed è usato per lo più nei tavoli rettangolari e quadrati.

I tavoli in cristallo. Nel caso dei prodotti con top in cristallo, poi, bisogna essere ancora più accorti: la variante di Lg Lesmo, ad esempio, prevede un meccanismo di sollevamento formato da un complesso sistema di leve e molle con frizione idraulica, che permettono di sollevare il tavolo in modo semplice e senza fatica; nello stesso tempo, la struttura di guide in profilato di alluminio assicura la solidità e la stabilità del tavolo, anche quando è completamente aperto.

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