Aborti: Flessione Considerevole in Italia, -5% in un Anno

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Aborti Calano in Italia

Aborti Calano in ItaliaPer la prima volta, in Italia si è registrata una flessione considerevole del numero degli aborti: -5% rispetto all’anno scorso. Il numero complessivo di interruzioni di gravidanza non arriva ai 100.000. Siamo lontani, dunque, al boom di aborti del 1982, quando decisero di interrompere la gravidanza ben 234.801 donne. Il dato è contenuto nella Relazione sull’attuazione della legge 194/1978 trasmessa dal Ministero della Salute al Parlamento. Nel documento sono indicati sia i dati finali del 2013 che quelli iniziali per il 2014

 

Secondo il suddetto Rapporto inviato al Parlamento dal Ministero, nel Belpaese una donna su 3 che abortisce è straniera. Le minorenni abortiscono sempre di meno in Italia: il tasso è calato fortemente (4,1 per 1000) ed è uno dei minori in confronto a quello delle altre nazioni occidentali. Modesto anche il numero di aborti ripetuti: solo il 26,8% delle donne che abortiscono si è sottoposto a una interruzione volontaria di gravidanza.

Il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, ha parlato di aborto, di recente, in Parlamento:: “Il fenomeno dei cosiddetti ‘aborti fai da te’ rientra in quello più generale degli aborti clandestini, la cui ultima stima risale al 2012. Nella relazione presentata al Parlamento nel mese di ottobre 2014, le stime sugli aborti clandestini effettuate dall’Istituto superiore di sanità e riferiti al 2012 indicano una stabilizzazione del fenomeno negli ultimi anni, almeno per quanto riguarda le donne italiane: 15.000 erano gli aborti clandestini stimati per le italiane nel 2005, tra 12/15.000 casi nel 2012. Una notevole diminuzione, quindi, rispetto agli anni ’80-’90: i casi stimati erano 100.000 nel 1983, 72.000 nel 1990, 43.500 nel 1995″.

Sebbene in Italia sia calato il numero degli aborti, continua a restare alto quello degli obiettori di coscienza tra i medici, anestesisti e infermieri. Il problema è che in Italia servirebbero più medici disponibili ad effettuare aborti, visto che in molti ospedali la situazione è drammatica. Silvana Agatone, presidente della Laiga, ha detto al riguardo: “All’ospedale Pertini di Roma siamo in tre a fare 80 interruzioni di gravidanza al mese, cui ci sono ad aggiungere gli aborti terapeutici. I dati della relazione sono viziati da una distorsione di fondo, perché monitorano l’offerta e non la domanda. Sappiamo che ad esempio nel Lazio e nelle Marche ci sono ospedali che fanno 2-3 interventi a settimana, costringendo così le donne a ‘emigrare’ in altre strutture e regioni”.

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