Cellule immunitarie modificate geneticamente per sconfiggere tumori

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Il team di ricerca composto da Alessandro Aiuti, Luca Biasco e Serena Scala, ha esaminato recentemente le cellule di molti giovani pazienti curati 20 anni fa dal gruppo del San Raffaele diretto da Claudio Bordignon.

I pazienti, 3 bimbi e una bimba, erano affetti dalla sindrome di Ada-Scid, grave difetto genetico che annulla le difese immunitarie. I ricercatori avevano scambiato il gene imperfetto, causa della patologia, con il gene sano. Ora i giovani godono di buona salute, visto che nel loro sangue ci sono ancora le cellule immunitarie modificate geneticamente.

“Abbiamo seguito nel tempo queste cellule e adesso sappiamo che possono essere modificate per attaccare i tumori. Possono cioè dare una risposta immediata, come è stato dimostrato, e possono darla per molti anni. Vale a dire che permettono di controllare la malattia ed eventuali recidive. Dagli anni ’90 ad oggi la terapia genica è stata migliorata e adesso si sta ulteriormente raffinando”, ha spiegato Alessandro Aiuti.

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