E’ morto uno dei grandi del calcio italiano. Si tratta di Gigi Radice, che ha avuto una splendida carriera sia da calciatore che da allenatore, ricca di successi. I più grandi traguardi sono arrivati da calciatore con il Milan (vittoria della Coppa dei Campioni, oggi Champions League) e con il Torino (con cui ha vinto uno scudetto storico nel 1976). Il milanese aveva 83 anni.
La carriera da calciatore e la vittoria della Coppa dei Campioni
Da terzino sinistro, Gigi Radice giocò all’interno di Milan, Triestina e Padova, riuscendo a inserire – all’interno del proprio palmarès – numerosi premi e riconoscimenti. Dopo aver giocato nelle giovanili del Milan e dopo qualche delusione in prima squadra, giocò prima con la Triestina e poi con il Padova.
Il suo ritorno al Milan fu glorioso: il terzino fu tra i protagonisti della vittoria degli scudetti della squadra milanese, ma soprattutto della vittoria della Coppa dei Campioni nel 1962-1963.
La carriera da allenatore e lo scudetto del 1976
Dopo aver concluso la carriera agonistica per un grave infortunio al ginocchio, è iniziata una altrettanto gloriosa carriera da allenatore, che l’ha visto guidare le più prestigiose squadre italiane: partito, nel 1966, dal Monza, Gigi Radice ha allenato – tra le altre – Inter, Milan, Roma, Bologna, Fiorentina, Cagliari, Genoa e soprattutto Torino.
Proprio con i granata, Radice fu protagonista di una storica vittoria dello scudetto del 1976, quando il Torino stregò il mondo del calcio con il suo gioco totale.
La sua rivoluzione nel mondo del calcio
Quella di Gigi Radice è stata una vera e propria rivoluzione nel mondo del calcio. Il suo gioco, in un paese che – dal punto di vista calcistico – era ancora ancorato a certi tipi di schemi e tattiche, riuscì a stregare l’intero mondo calcistico italiano.
La sua vittoria con il Torino fu solo il risultato di un gioco fondato sul pressing a tutto campo: il famoso calcio totale, che coinvolgeva ogni undicesimo di una squadra.
