Pentiti del tatuaggio in aumento: laser per rimuoverli è doloroso
Da Redazione
Luglio 02, 2015
Negli ultimi anni è aumentato il numero delle persone che decidono di farsi un tatuaggio ma, parallelamente, è cresciuto il numero dei pentiti del tatuaggio. Svariati sono i motivi per cui una persona decide di rimuovere un tattoo: per lavoro, perché cancellare nomi o semplicemente perché il disegno si è sbiadito.
L’Associazione Italiana di Chirurgia Plastica Estetica ha reso noto che l’anno scorso ben 12.000 persone hanno deciso di togliersi uno o più tatuaggi. Non è così semplice, però, rimuovere un tatuaggio.
Il chirurgo plastico Luca Siliprandi ha detto: “Togliere un tatuaggio è molto più difficile che farlo, e non sempre è possibile riuscirci. I tatuaggi si fanno spesso da giovani senza pensare che è un segno che ci accompagnerà per sempre. Molti si stufano, cambiano gusti e passioni e quindi decidono di cancellare il disegno o la scritta”.
Siliprandi ricorda che chi vuole farsi un tatuaggio deve informarsi e riflettere bene. Per esempio, chi vuole entrare nell’esercito o nei corpi di Polizia non deve avere tatuaggi sul corpo. Il tatuaggio non si può rimuovere totalmente, così come una gomma non può cancellare benissimo il segno lasciato da una matita.
Attualmente lo strumento usato per rimuovere i tatuaggi è il laser Q-S. solitamente il soggetto deve sottoporsi a numerose sedute. Il trattamento è doloroso, per questo viene applicato sul tatuaggio una sostanza lenitiva.
Articolo precedente
Pirelli diventa cinese: Commissione Ue autorizza acquisizione di China national tyre and rubber
Articolo successivo
Mediaset: Celentano, Morandi e GF ‘perle’ prossima stagione
Redazione