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SEO on-site: cos’è e come può migliorare la visibilità di un sito

Da Redazione

Dicembre 22, 2022

SEO on-site: cos’è e come può migliorare la visibilità di un sito

Al giorno d’oggi, per chiunque possieda un sito web, parlare di SEO on-site è essenziale, soprattutto se si desidera che i contenuti pubblicati online vengano raggiunti dal maggior numero di utenti in target.

La SEO on-site, consiste – infatti – in specifiche pratiche di ottimizzazione, utili a migliorare sia la visibilità dei siti web sui motori di ricerca, sia il loro traffico organico.

In questo articolo, scopriremo insieme cosa s’intenda nello specifico per SEO on-site e quali siano le best practices ad essa connesse.

Cos’è la SEO on-site?

Come abbiamo appena accennato, per SEO on-site s’intendono, principalmente, tutte le tecniche di ottimizzazione dirette alle pagine web di un sito, con l’obiettivo di migliorarne il posizionamento all’interno della SERP dei motori di ricerca.

In sostanza, la SEO si propone di fare in modo che gli utenti interessati a determinati contenuti li trovino facilmente, digitando delle query di ricerca pertinenti.

Le best practices per ottimizzare la SEO di un sito web

Per migliorare la visibilità di un sito web, facendo in modo che si posizioni in cima ai risultati di ricerca di Google e venga, dunque, raggiunto dalla più vasta platea di riferimento, è indispensabile prendere in considerazione 3 elementi principali. Vediamoli insieme.

Il contenuto

Il contenuto di un sito web va approcciato con un’attenzione speciale diretta alla qualità, monitorando – nello specifico – come questo arrivi all’utente, se sia abbastanza informativo e risolutivo, per esempio, e se riesca a risultare sufficientemente accattivante.

I tempi di permanenza e il tipo di navigazione degli utenti comunicano, indirettamente, a Google informazioni preziosissime: basti pensare che un numero eccessivo di utenti che escono immediatamente dalle pagine contribuiscono ad alzare repentinamente la frequenza di rimbalzo, suscitando opinioni negative da parte degli algoritmi del colosso americano.

Nello specifico: come si sviluppa un contenuto di qualità?

  • Cercando le parole chiave più pertinenti attraverso le quali il sito sarà reperibile: scegliere le giuste key words consente di raggiungere un ottimo posizionamento in SERP e di sperimentare un traffico organico di qualità.
  • Sviluppando un testo chiaro, lineare e curato: incorporare correttamente le parole chiave, dosandole senza eccessive ripetizioni, formulare frasi brevi, formattare il contenuto in paragrafi e sottotitoli, usare varianti di keywords e inserire elenchi puntati sono i must per la stesura di contenuti formalmente ineccepibili in termini SEO.
  • Inserendo contenuti multimediali per tenere viva l’attenzione e risultare ancora più espliciti e chiari. Tra i più diffusi contenuti di questo tipo troviamo le immagini, i video, le infografiche e le gif animate.

Gli elementi HTML

Valutare, perfezionare e monitorare gli elementi HTML di un sito è essenziale quando si parla di ottimizzazione SEO. Parliamo di:

  • Tag Title, cioè il titolo che verrà visualizzato nello snippet della SERP e che identificherà l’argomento principale delle pagine.
  • Meta Description, ovvero l’approfondimento visibile nei risultati di ricerca con una sintesi dei contenuti.
  • Alt Text correlati alle immagini, cioè l’attributo fondamentale per indicare agli utenti ipovedenti i contenuti dell’immagine stessa.

La struttura del sito

L’architettura di un sito web è decisiva per la SEO: una struttura ottimale permette, infatti, ai motori di ricerca di indicizzare un sito con facilità e correttamente. Gli elementi da curare con attenzione in questo senso sono gli URL e i link interni ed esterni:

  • La URL dovrà essere pertinente e leggibile, dato che comparirà nella SERP. L’utilizzo di trattini per separare le parole, l’inclusione di parole chiave mirate e uno spiccato dono della sintesi sono le principali linee guida per un’ottima formulazione.
  • Quanto ai link, quelli interni rendono agevole la navigazione sul sito e anche la comprensione dei contenuti, perché forniscono approfondimenti utilissimi, se riferiti a un anchor text pertinente. I link esterni puntano, invece, a domini esterni, preferibilmente molto autorevoli, allo scopo di dimostrare la veridicità delle informazioni contenute sul sito. Entrambe le tipologie di link rappresentano una risorsa preziosissima per la SEO on-site.

In questo articolo, abbiamo visto come migliorare l’ottimizzazione di un sito web. Naturalmente, si tratta di processi continuativi e in divenire, che possono portare grandi benefici sul medio e lungo periodo e che rendono indispensabile rimanere costantemente aggiornati, in particolare sulle novità degli algoritmi di Google, per questo l’ideale è sempre avvalersi di una consulenza SEO qualificata e affidabile, rivolgendosi a professionisti o agenzie dedicate.

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