Svelato il mistero della passata di pomodoro cinese

La passata di pomodoro cinese ha creato non pochi problemi all’indomani di un’inchiesta nata al programma televisivo italiano Le Iene, a cura di Nadia Toffa. Argomento però già trattato in un dossier internazionale grazie al giovane Jean-Baptiste Malet, il quale spiega la storia del prodotto importato.

Passata di pomodoro cinese: l’inchiesta

Le acque sono state dunque smosse dal programma in cui abbiamo sentito dire che nel nostro paese arrivano lotti di passata di qualità scadente, con pesticidi e antiparassitari in alto livello.

Pare pure che negli ultimi anni il Sistema di allerta rapido europeo ha spesso rilevato delle irregolarità, legate alla solita truffa del pomodoro cinese.

Nonostante ci siano molti scettici che ritengono di avere a che fare con una vera e propria bufala, il problema esiste e come. Infatti, l’autore del Libro Rosso marcio denuncia le forme di sfruttamento della mano d’opera e del caporalato, pur non sbilanciandosi sulla reale presenza di una parte di concentrato di pomodoro cinese all’interno di prodotti italiani.

Solo economia dietro al mistero della passata di pomodoro cinese

Il racconto della nascita dei barili di pomodoro concentrato è molto dettagliato: nello stabilimento, grandi macchinari si occupano della lavorazione di pomodori. La buccia e i semi sono aboliti, i pomodori vengono cotti e sminuzzati. Secondo l’autore si elimina l’acqua che si trova negli ortaggi con un processo di evaporazione industriale.

Dopo aver tolto l’acqua, viene confezionato il concentrato in un barattolo sterilizzato per rendere più facile il trasporto sulle lunghe distanze. Questo passaggio consente l’esportazione del concentrato in Europa, in America, in Africa e in Asia. Che tipo di rischio corre chi lo consuma? In fondo la derivazione del pomodoro non si conosce e ancora è in dubbio quanto siano o meno di qualità

Il libro tuttavia parla di ingranaggi di una forma di capitalismo che porta alla corsa ai soldi a breve termine minando sulla qualità, sulla sicurezza, sull’ambiente, sui diritti e sulle libertà fondamentali.