Linea di moda: gli errori da non fare prima del lancio

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Ogni giorno, tantissime persone scelgono di dare una svolta alla propria vita mettendosi in proprio. Fare questo passo vuol dire dare voce, molto spesso, a passioni che si coltivano da sempre. Una di queste chiama in causa il mondo della moda, un’eccellenza senza eguali per il nostro Paese. Complici i social, sono aumentate notevolmente, negli ultimi anni, le case history di brand fashion lanciati da zero (o quasi).

Dietro a questa profusione di iniziativa imprenditoriale, però, c’è quasi sempre uno studio approfondito della situazione, un percorso che deve focalizzare l’attenzione anche sui possibili errori da evitare e che potrebbero pregiudicare, anche gravemente, il progetto.

Quali sono? Vediamo i principali nelle prossime righe dell’articolo.

Scegliere il nome del brand senza un adeguato studio alle spalle

Il nome di un brand è una delle cose più complicate da scegliere. Per non sbagliare, è essenziale che, alla base di tutto, ci sia uno studio adeguato. Ciò permette, per esempio, di non cadere nell’errore di prendere una strada solo perché risuona emotivamente, senza considerare quello che può piacere al target. Va bene, per esempio, scegliere come naming il nome di battesimo di una cara parente che ha influenzato la passione per il mondo della moda? Sì, perché c’è una storia dietro.

Se lo si sceglie semplicemente perché “suona bene”, il rischio è quello di vedere il proprio brand finire nel dimenticatoio.

Un altro errore da non commettere quando si sceglie il nome del proprio brand di moda consiste nel non controllare se è già marchio registrato. Esistono diversi siti che permettono di procedere in maniera totalmente gratuita, evitando problematiche legali gravi.

Pensare che sia importante scegliere un fornitore di qualità solo per i tessuti

La fattura del tessuto è uno dei primi aspetti che l’acquirente esamina nel momento in cui riflette se acquistare o meno un capo di abbigliamento. Attenzione, però: non è l’unico!

Alla luce di ciò, in fase di scelta dei preventivi bisogna considerare anche altri aspetti, come per esempio la qualità delle etichette interne con il nome del marchio. Realizzarne di belle richiede una sapienza specifica, motivo per cui è il caso di rivolgersi a realtà che, come EasyPatch, punto di riferimento in Italia per etichette, toppe e patch con diverse fantasie e materiali, sono altamente specializzate e referenziate.

Aprire profili su tutti i social

Se il target del proprio brand di moda è molto giovane, non ha senso aprire una pagina Facebook. Come in tutti i business, anche in questo è opportuno essere presenti solo dove lo è la propria audience.

Trascurare l’opportunità dei grandi marketplace

Grandi marketplace, come Amazon, sono vetrine preziose per le piccole e medie imprese. Trascurarli a priori rappresenta un errore che, in caso di lancio di un brand di moda, può compromettere la visibilità.

Fare influencer marketing puntando solo alle vanity metrics

L’influencer marketing è un canale che, per la moda, continua a funzionare molto bene nonostante la forte concorrenza. Nel momento in cui lo si sceglie per il proprio progetto, è cruciale evitare di concentrarsi solo sulle vanity metrics. Il creator con più follower, come viene ricordato da tanto tempo, non è per forza quello in grado di garantire un ritorno dell’investimento.

Anzi, le crescite anomale e improvvise possono essere sinonimo di follower comprati e, di riflesso, di audience non in target con il prodotto (il che implica una perdita di soldi).

Non investire in fotografie di qualità

Soprattutto se si vende solo online, è bene mettere al bando lo smartphone, anche se ultimo modello, e investire in un servizio fotografico di qualità, così da permettere ai propri potenziali clienti di farsi, fin dai primi sguardi sul sito e sui social, un’idea chiara del prodotto.

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