Vendola Baby Pensionato: 6.000 Euro al Mese, Grillo Ironizza su Twitter

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Vendola: Pensione Faraonica a 57 Anni, Grillo Attacca

Vendola: Pensione Faraonica a 57 Anni, Grillo AttaccaBeppe Grillo ha preso un’altra volta la palla al balzo ed ha criticato aspramente su Twitter il leader di Sel Nichi Vendola. Il motivo? L’ex governatore della Puglia, a 57 anni, va in pensione e percepirà circa 6.000 euro lordi al mese

 

Il leader del M5S è stato acclamato su Twitter e il suo hashtag #BabyVendola, è diventato subito trend topic di oggi. “Alla veneranda età di 57 anni e con 10 anni di contributi versati come governatore, Baby Vendola va in pensione. Con 5 mila euro al mese di vitalizio”, ha ‘cinguettato’ Grillo.

Il numero uno del MoVimento ha biasimato Vendola anche sul suo blog: “Dopo anni di lotte a favore dei lavoratori passati tra i banchi di Montecitorio e la buvette della Camera, dopo migliaia di chilometri macinati nelle auto blu finalmente il compagno Vendola è giunto alla pensione. Alla veneranda età di 57 anni e dopo ben dieci anni di contributi versati come governatore della Puglia Baby Vendola, si trova ora a dover vivere con soli 5.618 euro lordi al mese. Avrebbe dovuto averli tra tre anni, ma fortunatamente grazie a una legge regionale gli è stato possibile cominciare ad incassare subito. Con una pensione da fame come questa arrivare a fine mese sarebbe difficile per Baby Vendola, se non avesse anche un assegno di fine mandato di 198.000 euro dopo dieci anni come governatore della Puglia. I lavoratori che hanno votato Baby Vendola per anni gli augurano la migliore vita possibile, in attesa della loro pensione minima a 66 anni o con 42 anni di contributi.

Le parole di Grillo hanno spinto molti utenti a lasciarsi andare nelle critiche contro Vendola, fino ad arrivare a postare veri e propri messaggi omofobi come questo: “Noi ci rompiamo il c… fino a forse 63 anni di operato, mentre c’è chi si gode a farsi rompere il c..!”.

Nichi Vendola ha replicato alle ‘pesanti’ critiche di Beppe Grillo così: “Se fossi ricco come Beppe Grillo volentieri rinuncerei al vitalizio. Sono stato eletto deputato in cinque legislature e presidente di regione per due legislature e tutti sanno che non mi sono arricchito e che non ho rubato. Sono orgoglioso del fatto che la mia sia l’unica regione non coinvolta in rimborsopoli. Il mio partito si è battuto sempre e in ogni sede contro tutti i privilegi. La Puglia ha abolito i vitalizi a partire dal 2013. Ricordo a tutti, però, che il trattamento economico degli eletti nelle istituzioni, ciò che oggi appare appunto come privilegio, è stato concepito come una barriera alla corruzione degli stessi: ora vedo che il mio vitalizio fa più scandalo delle tangenti a Galan! E osservo con tristezza il fatto che ai comici miliardari continua a dare scandalo pure il mio orecchino? Credo che si capisca quanto questa effervescente polemica contro di me sia null’altro che l’ennesimo linciaggio di chi pensa che la lotta politica non sia combattere le idee, ma denigrare le persone. Faccio politica ormai da oltre quarant’anni e devo dire che l’unica cosa a cui non mi rassegno è la barbarie”.

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