Alcol killer spietato: quanti morti in Italia?

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Italiani sempre più bevitori. Questo è quello che emerge dall’ultimo studio dell’Osservatorio Enpam-Eurispes. L’alcol, ormai, viene sempre più consumato anche lontano dai pasti.

L’alcol fattore a rischio per la salute

L‘alcol risulta essere il fattore maggiore per il rischio della nostra salute. Questo dato non riguarda solo il popolo italiano, ma anche quello di tutta l‘Europa. Il consumo di bevande alcoliche, infatti, nei Paesi dell’Unione è stimato in ben 9 litri.

L’Italia con il suo 60%, addirittura, supera di molto la media mondiale per quanto riguarda i consumatori di alcol. Questo vale a dire che ben un consumatore su tre fa uso spropositato di bevande alcoliche.

I consumatori a rischio

In Italia ben quasi tre milioni di anziani e quasi un milione e mezzo di adolescenti sono a rischio salute a causa dell’utilizzo di alcol in quantità molto eccessive. L’Osservatorio Nazionale Alcol Cneps i soggetti che presentano patologie e gravi malattie legate all’alcol, in questa ultima decade, sono all’incirca 700mila.

Negli ultimi 10 anni, stime effettuate dall’Eurispes e Enpam, la morte in Italia causata dall’eccessivo utilizzo di alcol è di 435mila morti. Il periodo calcolato per la stima è quello che va dal 2008 al 2017. Tra le vittime legate all’alcol abbiamo 139mila donne e ben 296mila uomini.

Quali sono le età più colpite?

Le età più colpite dall’utilizzo malsano di bevande alcoliche va a colpire fasce molto basse. Si è dimostrato come il 15.8% abbia bevuto alcol nella fascia di età che va dagli 11 ai 13 anni, mentre per il 20% il primo approccio all’alcol c’è stato tra i 14 e i 17 anni. Dei dati molto allarmanti se si pensa che l’alcol può causare malattie molto gravi.

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