Allergia ai pollini: assumente vaccini antiallergici prima della fioritura

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L’aumento delle temperature e la diminuzione delle piogge fa proliferare i pollini. Un disastro per chi è allergico. Ecco perché, negli ultimi giorni, tantissimi italiani sono stati bersagliati dalle allergie ai pollini.

Chi vive al mare o in campagna è meno soggetto alle allergie, anche perché le temperature non sono molto elevate.

“Per la cura delle allergie alle graminacee si consigliano i vaccini antiallergici in compresse o gocce sublinguali che vanno somministrate 3-4 mesi prima della fioritura. Questa cura è da proseguire fino all’arrivo della stagione dei pollini. In alternativa, per i ritardatari, ci sono anche i nuovi farmaci per uso locale in spray, che comprendono antiinfiammatori e antistaminici per bloccare i sintomi: bastano una settimana o 10 giorni per avere un sollievo immediato… E’ imprevedibile il momento in cui arriverà la sintomatologia il periodo interessa il mese di maggio fino a metà giugno. Ad influire sono le condizioni climatiche e l’inquinamento. Al contrario di quanto si possa pensare, i pazienti allergici ai pollini stanno peggio in città che in campagna. Infatti l’inquinamento atmosferico ha un effetto di amplificazione, e la temperatura della città è più alta rispetto alla campagna. Ancora meglio puntare al mare, la cui brezza comporta una quantità di pollini ancora minore”, ha spiegato il prof. Oliviero Rossi della SIAAIC, Società Italiana di Allergologia, Asma ed Immunologia Clinica.

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