Ameba mangia cervello, i pericoli della Naegleria Fowleri

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Ameba mangia cervello, i pericoli della Naegleria Fowleri

Fabrizio Stabile, un uomo di 29 anni, è morto a causa dell’infezione da ameba mangia cervello. Il parassita Naegleria Fowleri è considerato pericoloso per l’uomo.

Infezione dopo nuotata in piscina

Il parassita Naegleria Fowleri conosciuto anche come ameba mangia cervello, ha ucciso un uomo di 29 anni. Fabrizio Stabile aveva nuotato in una piscina ad onde del Cable Park e Surf Resort a Waco, in Texas. Il 16 settembre scorso ha iniziato a sentirsi male, stava tagliando il prato di casa e ha accusato forti mal di testa. Fabrizio ha dovuto assumere degli analgesici, poi è andato a dormire e il giorno seguente non riusciva nemmeno a parlare. La madre lo ha accompagnato in ospedale dove i medici lo hanno curato per meningite batterica. Le condizioni di Fabrizio Stabile non miglioravano e dopo 4 giorni di test è arrivato l’esito: infezione da Naegleria Fowleri. Ormai era troppo tardi per intervenire ed è morto il giorno dopo la diagnosi. Sono stati prelevati dei campioni di acqua dalla piscina per testare la presenza del parassita.

Infezione da Naegleria Fowleri

L’infezione da Naegleria Fowleri causa la meningoencefalite amebica primaria. La malattia molto grave e letale colpisce il sistema nervoso centrale. Quando non viene diagnosticata subito porta alla morte in pochissimi giorni. La Naegleria fowleri è un organismo piccolo e con una struttura semplice che infetta gli animali, soprattutto i mammiferi. Il contagio per l’uomo avviene nuotando nei fiumi o nei laghi quanto l’acqua è tiepida oppure con i lavaggi nasali. Nell’acqua salata non c’è il Naegleria fowleri. Il parassita si introduce dal naso e risale lungo il nervo olfattivo sino a raggiungere il cervello dove si moltiplica nutrendosi di tessuto cerebrale. Il nuoto in piscina, come nel caso di Fabrizio, espone al contagio perché spesso i filtri non sono puliti o viene utilizzato poco cloro.

I casi di infezione da ameba mangia cervello

L’infezione da ameba mangia cervello è considerata piuttosto rara. Tra il 2008 e il 2017 si sono verificati 34 casi. Dei 143 casi registrati tra il 1962 e il 2017 solo 3 sono sopravvissuti, tra loro una ragazzina dell’Arkansas, Kali Harding, che ha contratto l’infezione in un parco acquatico dove c’era stato un altro caso. I nuotatori, i subacquei e chi pratica sport acquatici devono adottare tutte le misure precauzionali per evitare che l’acqua entri dal naso (se entra nella bocca non c’è il pericolo di contagio). In Italia si è verificato un solo caso nel 2004.

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