Arte e musica a NoHo, esclusivo quartiere di New York
Da Redazione
Maggio 20, 2014
E’ uno dei quartieri più cool di Manhattan, dista solo qualche centinaio di metri dall’East Village e si situa tra Broadway e Bowery. E’ ovviamente NoHo, acronimo che sta per “a nord di Houston Street”, contrapposto a SoHo, il cui acronimo indica, appunto “a sud di Houston Street”. Esteso da Astor Palce a Houston Street, NoHo è tra i quartieri più piccoli di New York e i suoi loft sono tra i più cari della città.
A fare di NoHo uno dei quartieri più appetiti di Mahattan non è solo la sua posizione, centralissima. Storia e cultura s’intrecciano a NoHo, che infatti divenne la casa di molte celebrità, come i grandi artisti Andy Warhol e Jean-Michel Basquiat. Storia perché dal palco della Great Hall di Copper Union, ubicato nella fascia nord orientale del quartiere, proferirono discorsi presidenziali Lincoln, Roosevelt e Simpson Grant. Più recentemente, nel 2008, dal palco della Great Hall parlò l’allora senatore Barack Obama. Cultura perché, tra le altre cose, Noho è stato il quartiere del CBGB & OMFUG, rock club che ha dato un grande contributo alla scena della musica punk e new wave e che ha visto esibirsi, tra gli altri, i Ramones, Blondie, i Talking Heads e Patti Smith. Il locale ha chiuso i battenti nel 2006, proprio con un concerto di Patti Smith, ma è rinato sotto forma di festival nel 2012, divenendo il maggiore festival musicale di New York.
I tempi del CBGB & OMFUG sono ormai finiti ed è di certo un peccato, ma per consolarci pensiamo che erano anche tempi in cui i voli per New York costavano una fortuna, mentre ora sui siti delle compagnie aeree e sui portali come Expedia si può viaggiare nella Grande Mela a meno di 500 euro. A non essere finita è però la linfa vitale di NoHo, che si conferma uno dei cuori culturali della città. Sono tante, infatti, le attrattive che richiamano in questo quartiere i newyorkesi e molti turisti. Simbolo di NoHo è l’Alamo, ovvero il cubo realizzato dallo scultore Tony Rosenthal e ubicato all’incrocio tra Astor Place e Lafayette Street: l’installazione dell’opera avvenne nel 1967 come esposizione temporanea, ma i cittadini del quartiere se ne innamorarono e richiesero, con una petizione, di lasciarla per sempre nel punto dov’era stata collocata.
Un altro incrocio da non mancare a NoHo è l’angolo tra Houston Street e la Bowery: qui, infatti, si erge un muro su cui, oltre 30 anni fa, Keith Haring realizzò il suo primo murale e, oggi, si succedono le immagini di numerosi artisti gestiti dalla galleria The Hole. Proprio la galleria The Hole, situata al 312 di Bowery, è un’altra tappa obbligata di NoHo: da visitare, se si è in cerca di esplosioni di colori e arte eccentrica, come quella di Kenny Scharf o di Dearraindrop.
Non solo arte, però. NoHo, infatti, è piena di eccellenti ristoranti e localini niente male, dove ascoltare concerti dal vivo.
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