Attacco Facebook: Mark Zuckemberg verrà multato

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Attacco Facebook: Mark Zuckemberg verrà multato

L’attacco Facebook da parte di anonimi hacker non è passato certamente inosservato alla commissione irlandese per la protezione dei dati. A partire da venerdì 28 settembre, infatti, almeno 50 milioni di utenti hanno visto i loro dati attaccati, con molte realtà anche in Italia. Dalle informazioni più semplici fino ai dati bancari, tutto è stato oggetto dell’attacco hacker che adesso porterà a una probabile multa di Mark Zuckemberg. Il nuovo scandalo di Menlo Park, dopo quello di Cambridge Analitica, sarà valutato dalla commissione. Intanto, Berners-Lee lancia una nuova piattaforma per la privacy. 

Attacco Facebook, Mark Zuckemberg sarà multato

L’attacco Facebook che ha coinvolto 50 milioni di utenti lo scorso venerdì 28 settembre avrà conseguenze negative per Menlo Park. Non si conoscono le identità degli hacker, ma Facebook – attraverso la figura di Mark Zuckemberg – è ritenuto responsabile della mancata protezione dei dati personali dei vari utenti.

La commissione irlandese valuterà se multare Mark Zuckemberg in base alle leggi della GDPR, il regolamento europeo sulla privacy entrato in vigore a fine maggio. La multa dovrebbe essere pari al 4% del fatturato dell’azienda (1,63 miliardi di dollari).

Nuovo scandalo dopo Cambridge Analitica

L’attacco Facebook è stato il secondo scandalo che, in ordine di tempo, ha messo in serio pericolo i dati personali degli utenti del social network. Con Cambdrige Analitica c’era stata una condivisione volontaria, in cambio di denaro, dei dati di 50 milioni di americani, al fine di influenzare le elezioni.

Con questo nuovo scandalo, sono stati messi in pericolo dati personali (dai più semplici fino ai dati bancari collegati ai profili Facebook) di più di 50 milioni di persone.

Solid, la nuova piattaforma per la privacy

Mentre si discute sulla possibilità di multa per Mark Zuckemberg, Tim Berners-Lee ha lanciato una nuova piattaforma per la privacy. Il creatore del World Wide Web ha sviluppato una open source – di nome Solid – che permette di proteggere meglio i propri dati attraverso diversi procedimenti. Saranno gli utenti a scegliere quali dati mostrare, dove posizionare le proprie informazioni e a quali app è consentito accedere alle proprie informazioni personali.

“Il web moderno è diventato un motore di iniquità e divisione influenzato da potenti forze che lo usano per i propri obiettivi. Abbiamo raggiunto un punto critico, un cambiamento è possibile”, ha dichiarato Berners-Lee. 

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