Nelle ultime ore, il leader di Forza Italia si è recato nel nosocomio milanese San Raffaele per il cambio della batteria di un pacemaker che gli era stato inserito nel 2006.
Secondo le prime informazioni, il Cavaliere resterà nella struttura fino a sabato prossimo. L’intervento sarà eseguito in day hospital dal medico personale di Silvio, Alberto Zangrillo, noto cardiologo del San Raffaele.
L’operazione era stata programmata da molto tempo e verrà effettuata con anestesia locale. Zangrillo, che è anche coordinatore sanitario di Forza Italia svolge spesso tali interventi. Ricordiamo che la batteria di un pacemaker va sostituita ogni 6/7 anni.
A Berlusconi venne impiantato il pacemaker presso l’Hearth Center, Cleveland (Usa). Il team di chirurghi eseguì un intervento impeccabile. Il Cavaliere non sentì alcun dolore e tornò subito in Italia per rispettare i suoi impegni politici.
“Il presidente Silvio Berlusconi è stato sottoposto ieri a un impianto di pacemaker. Oggi è stato sottoposto, dall’equipe medica condotta dal professor Andrea Natale, agli accertamenti cardiologici previsti dalla procedura di monitoraggio. Tutti i risultati confermano il successo dell’intervento. Il presidente Silvio Berlusconi rientrerà in Italia per il prossimo fine settimana“, recitava un comunicato dall’ospedale americano dopo l’impianto del pacemaker a Berlusconi.
Paolo Bonaiuti, portavoce dell’ex premier, disse che Silvio rimase stupito dal grande calore dei suoi sostenitori, manifestato in ogni modo:
“E’ rimasto veramente molto, ma molto commosso per tutte le manifestazioni di solidarietà che ci sono state in effetti è stata una cosa incredibile: i fax che arrivavano a getto continuo, tutti i telefoni di Arcore, di Macherio e di Palazzo Grazioli che non smettevano un momento di squillare… Berlusconi lo ha saputo e per questo mi ha pregato di ringraziare tutti, da Prodi a tutti quanti i leader politici che gli hanno inviato messaggi di auguri, e alla gente comune che gli ha fatto sentire il suo affetto. Berlusconi ha chiesto una rassegna stampa, che io avevo già preparato perché lo conosco bene, ma ha voluto che gli leggessi subito i maggiori titoli”.
Ricordiamo che il pacemaker, o generatore di impulsi, è un dispositivo che permette di regolarizzare i battiti cardiaci. Quello impiantato a Berlusconi è formato da un piccolo involucro che contiene la batteria e diversi fili. Gli impulsi del pacemaker servono, solitamente, a far contrarre il cuore. Sia l’intervento per impiantare il pacemaker che quello per cambiare batteria vengono compiuti in anestesia locale.
L’operazione del 2006 a Cleveland durò un’ora; quella recente al San Raffaele un po’ meno.
Molti temono la sostituzione della batteria del pacemaker ma, in realtà, non c’è da preoccuparsi, visto che viene eseguito di solito in day surgery: significa che il paziente resta in clinica dalle 7 alle 17 dello stesso giorno; poi torna a casa.
Silvio Berlusconi è dovuto ricorrere all’impianto del pacemaker per problemi cardiaci legati all’età. Il dispositivo viene impiantato generalmente se il battito cardiaco è irregolare o se il cuore batte troppo lentamente o velocemente. Da sottolineare, inoltre, che i pacemaker sono temporanei o definitivi: i primi vengono impiantati solitamente per risolvere problematiche temporanee. Capita spesso che a un paziente che ha subito un infarto venga inserito un pacemaker per un breve periodo. I pacemaker definitivi, invece, vengono inseriti quando c’è un serio problema al cuore.
