Boom CO2 favorisce inverdimento Terra

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CO2 rende Terra più green

CO2 rende Terra più greenSembra a prima vista una bella notizia, ma in realtà non lo è. Secondo recenti studi il nostro pianeta è più verde, più ricco di vegetazione. Il motivo, però, non ci fa sicuramente rallegrare

 

 

Perché la terra è più ricca di vegetazione? Beh, perché è aumentato il livello di polveri sottili nell’aria, ovvero c’è più inquinamento; quindi gli alberi, per difendersi, hanno generato più foglie. Alcuni ricercatori si sono valsi di potenti strumenti offerti dalla Nasa ed hanno mappato diverse zone del mondo, scoprendo un considerevole incremento della vegetazione. Il risultato dello studio è stato pubblicato sull’autorevole magazine scientifico Nature Climate Change. Non è decisamente confortante questo repentino boom di flora nel mondo, in quanto le piante hanno percepito più smog nell’aria e quindi hanno innescato un meccanismo di difesa consistente nella produzione di un quantitativo maggiore di foglie. Ciò per immettere più ossigeno nell’aria. Le piante fanno il possibile, dunque, per eliminare l’anidride carbonica presente nell’aria ma anche l’uomo deve attivarsi, assumendo comportamenti responsabili, e dare un taglio all’immissione di CO2 nell’aria. La temperatura, nel mondo, aumenta sempre di più e il riscaldamento globale sta già facendo vedere i suoi primi effetti (ad es. scioglimento progressivo dei ghiacciai). C’è bisogno di un’inversione di tendenza, un’inversione ‘green’.

Come fa l’anidride carbonica a favorire l’inverdimento del pianeta? Semplice: le foglie verdi producono zuccheri attraverso l’energia solare e l’anidride carbonica aspirata dall’aria. Importanti, ovviamente, anche acqua e nutrienti presi dalla terra. Questi zuccheri sono la fonte di cibo, fibre e combustibile per la vita sulla Terra. Una quantità maggiore di zuccheri sono prodotti quando è maggiore la quantità di CO2 nell’aria. Questo fenomeno è denominato fertilizzazione con CO2. I negazionisti dei cambiamenti climatici hanno affermato spesso, sulla base del suddetto fenomeno, che una riduzione delle emissioni di CO2 nell’atmosfera produrrebbe effetti negativi sull’ambiente. Non la pensa così, invece, l’esperto Philippe Ciais:

“La fallacia di questa scuola di pensiero è duplice. In primo luogo, i molti effetti negativi dei cambiamenti climatici, come l’innalzamento del livello dei mari, lo scioglimento dei ghiacciai e del ghiaccio marino, e le tempeste tropicali non sono state riconosciuti; in secondo luogo, l’effetto di fertilizzazione dovuto all’aumento di CO2 nell’aria cala col passar del tempo”.

In Australia, ad esempio, questo progressivo inverdimento rischia di mutare i sistemi fluviali. La ricercatrice australiana Anna Ukkola, operante presso l’ARC Centre of Excellence for Climate System Science, ha avvertito che il fenomeno rischia di creare seri problemi alle risorse idriche australiane:

“L’aumento della vegetazione favorisce un consumo maggiore di acqua e una riduzione di quella che altrimenti finirebbe nei fiumi. La vegetazione rigogliosa ha favorito la disidratazione di molti bacini idrici australiani. Si tratta di un problema serio, soprattutto in zone dell’Australia con risorse idriche limitate”.

Un altro motivo per cercare di ridurre la quantità di CO2 nell’aria, ovvero il principale responsabile dei cambiamenti climatici. Mai, finora, erano stati raggiunti livelli simili di anidride carbonica nell’atmosfera; per questo gli alberi e le piante hanno iniziato a difendersi. La Terra è più verde, dunque,  a causa della fertilizzazione con CO2.

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