Cameron contrario alle quote migranti: “Italia non è sola”

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Oggi l’Ungheria ha fatto sapere che a breve edificherà un muro alto 4 metri e lungo 175 km, in modo da impedire l’entrata dei tanti migranti che ogni giorno provengono dalla Serbia. Anche l’Ungheria, dunque, è flagellata dalla piaga dell’immigrazione. Il muro che Budapest vuole costruire non è contrario a nessun accordo internazionale, almeno a detta di Szijjarto. L’Ungheria discuterà con la Serbia (nazione non membro dell’Ue) il prossimo 1 luglio.

Papa Francesco, intanto, invita a non maltrattare e condannare i migranti, affermando: “Vi invito tutti a pregare perché le persone e le istituzioni che respingono questi nostri fratelli chiedano perdono“. Il leader della Lega Nord, Matteo Salvini, ha un’opinione nettamente diversa da quella del Pontefice e dice: “Ma quanti ce ne sono in Vaticano di rifugiati?… Certo, il rifugiato vero ha tutto il diritto essere accolto ma sono un quarto di quelli che arrivano”. Le pesanti parole del numero uno del Carroccio non sono piaciute a molti, e non solo ai cattolici.

Sulla delicata questione immigrazione ha detto la sua anche il premier britannico David Cameron, arrivato oggi a Milano per visitare Expo. Dopo l’incontro col premier Renzi, Cameron ha garantito che il Regno Unito metterà a disposizione sia uomini che risorse per supportare l’intelligence italiana in Sicilia. Cameron, però, è contrario alle quote migranti. “L’Italia non è sola. Per affrontare il problema serve un approccio globale per lavorare con i vostri servizi di intelligence in Sicilia dove noi metteremo gente e risorse per provare a interrompere i collegamenti tra la gente che cerca di partire nel Mediterraneo e gli scafisti. Ci rendiamo conto, assolutamente, che è qualcosa sulla quale bisogna lavorare a livello europeo… La Gran Bretagna gioca il suo ruolo non solo con le navi nel Mediterraneo ma anche con un grosso programma di aiuti in Nordafrica, che noi stiamo aumentando per provare a stabilizzare quel Paese”, ha dichiarato Cameron.

Renzi, dopo essersi incontrato con Cameron, ha asserito che, da un lato la Gran Bretagna è pienamente cosciente del fatto che quello dei profughi non è un problema italiano, dall’altro c’è divergenza sulle misure da adottare.

Federica Mogherini, Alto Rappresentante Ue, ha ricevuto una missiva inviata dai ministri degli Esteri di Italia, Francia e Germania per chiedere l’assunzione di maggiore responsabilità e “una politica esterna sulla migrazione più attiva e inclusiva da parte dell’Unione”. Gli esecutivi di Francia, Germania e Italia, in sostanza, chiedono all’Ue di agire al più presto con tutti gli strumenti che ha a disposizione.

Pare che anche la Bulgaria voglia assumere un atteggiamento simile all’Ungheria per evitare l’entrata di altri profughi turchi nel suo territorio.  “L’immigrazione è uno dei problemi più seri che affronta l’Unione europea oggi. I Paesi dell’Ue cercano una soluzione ma l’Ungheria non può aspettare ancora”, ha asserito il ministro degli Esteri ungherese, Peter Szijjarto.

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