Una nuova ricerca ha evidenziato come le radiazioni degli smartphone influiscano negativamente sui topi, utilizzati come cavie. Al momento, però, non si registra un legame con l’uomo.
Il test sui topi
Il test sui topi è durato oltre 10 anni e la ricerca è stata pubblicata per merito del National Toxicology program americano, come dichiarato su ilmessaggero.it. Durante la ricerca, i topi di laboratorio, per ben nove ore al giorno venivano sottoposti alle radiazioni emanate dai cellulari con megahertz di potenza che oscillava tra 900 e 1900.
Lo studio ha evidenziato nei roditori maschi un aumento del tumore maligno al cuore e la formazione di cancro all’interno delle ghiandole surrenali. Per quanto riguarda tumori al cervello, invece, non ci sono ancora dati. Al contrario, ai roditori di sesso femminile non c’è stata alcuna alterazione o formazione neoplasica.
Le radiazioni sull’uomo
Le radiazioni sull’uomo pare non comportino alcuna formazione di tumore nell’uomo. Nella ricerca condotta dal Food and Drug Administration USA non c’è nessun legame con l’uomo. La ricerca è stata effettuata su circa 3mila esemplari di topi, che per due anni di seguito venivano bombardati con le radiazioni degli smartphone 2G e 3G.
Lo studio ha avuto un costo complessivo di 30 milioni di dollari ed è stato reso noto che i roditori erano chiusi in una cella speciale e molto particolare che simulava l’emanazione delle radiazione dei telefoni. I topi tenuti in considerazione per l’esperimento avevano varie caratteristiche: maschi adulti, femmine, femmine gravide. L’aumento del tumore maligno nel cuore nei maschi adulti ha raggiunto una percentuale del 6/7%.
