“Chiamatemi Francesco – Il Papa della gente”: Vita di Bergoglio, uomo semplice e carismatico

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"Chiamatemi Francesco - Il Papa della gente" al cinema il 4 dicembreIl prossimo 3 dicembre arriverà nelle sale italiane “Chiamatemi Francesco – Il Papa della gente”, pellicola diretta da Daniele Luchetti incentrata sulla figura carismatica dell’attuale Pontefice.

A vestire i panni di Papa Francesco sono Rodrigo De la Serna e Sergio Hernandez. Il film su Papa Francesco verrà distribuito da Medusa in 40 nazioni.

Il direttore generale Contenuti Mediaset, Alessandro Salem, ha asserito:

“E’ un film nato all’interno del Gruppo Mediaset, una grande sfida sia in termini artistici sia di investimento economico. Quando il soggetto è stato proposto dal fondatore di TaoDue Pietro Valsecchi a Pier Silvio Berlusconi e ai vertici aziendali, l’adesione è stata immediata ed entusiasta con la decisione di finanziare integralmente la pellicola (budget 15 milioni di dollari) senza ricorrere a coproduzioni. Il film ha un cast internazionale e sta per essere venduto in 40 paesi al mondo, sia in versione cinematografica sia in versione televisiva, articolata in quattro episodi da 50 minuti. Per il Gruppo Mediaset è il primo di una serie di nuovi progetti prodotti in Italia e pensati per una diffusione su scala internazionale“.

Luchetti, prima di mettersi dietro la macchina da presa, ha cercato di documentarsi, avvicinandosi pian piano alla vita di Bergoglio:

“Mi sono documentato ascoltando persone che lo avevano conosciuto davvero e altri che invece lo avevano visto solo una volta, ma non mi sembravano interessanti come testimonianze, fino a quando un amico ha detto una frase ‘è stato un uomo tutta la vita preoccupato’. La chiave è stata quella di capire ieri per raccontare oggi, come un uomo matura e diventa grande, come abbia alla fine della propria vita toccato il punto di massima utilità realizzando il sogno da bambino. All’inizio pensavo fosse un film come tanti e poi è diventato indispensabile. E’ stato un innamoramento… volevo rispettare la storia dell’Argentina. Non volevo fare un film da turista, non volevo spettacolizzare e banalizzare. Prima non credevo, adesso credo nelle persone che credono. Nella narrazione non entrano le voci di quelli che più volte mi hanno avvicinato dicendomi: ‘Bergoglio era implicato nella dittatura’”.

A De la Serna è spettato l’arduo compito di vesti i panni di Bergoglio in età adolescenziale. L’attore ha detto al riguardo:

“E’ stata una grande responsabilità. E’ stato molto importante sia per il ruolo sia per la storia del mio Paese. Il copione di altissima qualità mi ha facilitato il lavoro. Penso di aver fatto un lavoro dignitoso. Il mio avvicinarmi al personaggio è stato fisico e interiore. La parte più difficile è stata quella di far uscire la spiritualità”.

Hernandez, che invece ha interpretato Papa Francesco adulto, ha detto:

“Ho tagliato i contatti con il mondo, faccio fatica a ancora adesso a togliermi Bergoglio dalle spalle, la cosa più importante era la credibilità. Ho parlato con le persone del quartiere dove ha vissuto. La più grande sfida della mia carriera. Ne sono orgoglioso”.

Entusiasta anche Pietro Valsecchi, produttore che ha rivelato di aver vinto la scommessa più importante della sua vita, visto che la pellicola su Papa Francesco è stata accreditata anche in Vaticano.

Valsecchi e Luchetti, riferendosi a “Chiamatemi Francesco – Il Papa della gente”, hanno affermato:

“Lo ha visto monsignor Guillermo Karcher, cerimoniere pontificio, e lo ha definito veritiero”.

Chissà cosa ne penserà Papa Francesco del film sulla sua vita? E’ probabile che il prossimo 1 dicembre assisterà anche lui alla proiezione del film nella Sala Nervi del Vaticano.

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