Roma desertificata: foto choc WWF contro riscaldamento globale

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Roma desertificata: foto choc WWF contro riscaldamento globale

Roma desertificata: foto choc WWF contro riscaldamento globaleIl prossimo 30 novembre, a Parigi, si svolgerà il convegno sul clima Cop 21, durante il quale si farà il punto della situazione sulla difesa dell’ambiente e sui possibili scenari futuri

Il WWF, nel corso della conferenza a Parigi, cercherà di sensibilizzare su tempi importanti e delicati, quali riscaldamento globale e inquinamento, mostrando immagini forti e apocalittiche che ritraggono la fine di grandi città come Roma e Venezia.

Le foto, nello specifico, ritraggono città come Roma e Milano inaridite; mentre altre, come Venezia e Pisa sommerse dai mari. Immagini che lasciano riflettere sugli effetti, devastanti indubbiamente, dei cambiamenti climatici. Non solo. Il WWF, oltre alle foto ritraenti le “Città Surreali”, presenterà diverse vignette sulle città che rischiamo di lasciare alle generazioni future se non ci si impegna ad immettere meno CO2 nell’atmosfera.

L’Italia ha intenzione di essere un esempio per tutti nel campo della difesa dell’ambiente. Il ministro Galletti, in occasione di un intervento alla Camera, ha affermato:

“L’Italia chiederà più ambizione nell’accordo di Parigi e non si accontenterà del limite dei due gradi di aumento medio della temperatura globale per salvare il pianeta dal riscaldamento globale, ma punterà alla soglia di 1,5 gradi”.

Alla Conferenza di Parigi Cop21 parteciperanno molti capi di Stato e di Governo. Tutti insieme discuteranno di un argomento importante e delicato. A causa del riscaldamento globale, infatti, potrebbero presto scomparire città importanti come New Orleans, Miami, New York e, appunto, Roma.

I cambiamenti climatici, lo ricordiamo, favoriscono l’innalzamento del livello dei mari e, di conseguenza, molte città, specialmente quelle costiere, scompariranno. Il destino di molte città, dunque, è correlato all’aumento della temperatura. Climate Central, organizzazione indipendente statunitense, ha ipotizzato le conseguenze del riscaldamento globale su alcune città del mondo. Nello specifico, ha considerato un aumento della temperatura di 4 gradi fino al 2100 e un aumento di 2 gradi.

E’ stato stimato che, se le temperature aumentassero di 4 gradi fino al 2100, il livello dei mari aumenterebbe di circa 9 metri. Ecco perché molte città costiere verrebbero spazzate via dall’acqua. Le conseguenze, invece, sarebbero meno gravi se la temperatura aumentasse solamente di 2 gradi. Non si può tuttavia sapere se si riuscirà a ridurre le emissioni inquinanti e quindi evitare un incremento elevato della temperatura globale.

E’ necessario che tutti ci responsabilizziamo. Non dobbiamo lasciare alle generazioni future un mondo malato, lurido, pieno di problemi. Bisogna rimboccarsi le maniche, visto che gli effetti dei cambiamenti climatici sono gravi e diversi. Molte città rischiano di scomparire e molte specie animali rischiano di estinguersi. Hanno colpito, tempo fa, una foto pubblicata dalla fotografa Kerstin Langerberger, che ritrae un orso polare magrissimo su una lastra di ghiaccio dell’Artico. Capita spesso che gli orsi polari muoiano di fame perché non trovano il cibo. Colpa del riscaldamento globale, che determina la progressiva riduzione dei ghiacciai.

La Langerberger non è l’unica che, finora, ha immortalato orsi polari magrissimi; lo hanno fatto anche fotografi famosi come Paul Nicklen, del National Geographic, quindi un soggetto che non ha certo bisogno di popolarità. Ebbene, le foto pubblicate da quest’ultimo sono veramente tristi, poiché ritraggono orsi polari morti letteralmente di inedia.

“Il riscaldamento globale è senza dubbio il problema più grande dei nostri tempi”, ha sottolineato la Langerberger.

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