Chikungunya, malattia virale della zanzara tigre: le cose da sapere

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Fonte: MeteoWeb

La chikungunya – dato il nome sconosciuto che potrebbe risultare estraneo alla maggior parte delle persone – è una malattia virale acuta trasmessa dalle punture di zanzare infette. La chikungunya non viene trasmessa da persona a persona attraverso un contagio diretto, durante magari i normali contatti della vita quotidiana. Dopo un periodo di incubazione di 3-12 giorni, la chikungunya si manifesta con una sintomatologia che assomiglia molto ai primi sintomi influenzali: febbre alta, brividi, cefalea, nausea, vomito e soprattutto importanti artralgie. Da quest’ultimo sintomo deriva anche il nome della malattia, chikungunya, che in lingua swahili significa “ciò che curva” o “contorce”, tale da limitare molto i movimenti dei pazienti che quindi tendono ad assumere posizioni rannicchiate o addirittura a rimanere immobili a causa dei forti dolori.

Storia e eziologia: dettagli e informazioni

Il termine, che in lingua swahili significa “ciò che piega” o “contorce”, fu utilizzato per la prima volta per identificare questa malattia durante un’epidemia di Chikungunya in Tanzania nel 1952, a causa delle limitazioni articolari nei pazienti dovute alle artralgie che caratterizzano la malattia. Probabilmente, si era già avuta un’epidemia virale di chikungunya in Indonesia nel 1779. Da allora il virus è stato collegato a molti episodi avvenuti in Asia ed Africa. Nel gennaio 2006 si è registrata un’epidemia nell’isola di Reunion, nell’Oceano Indiano.

L’agente eziologico di questa malattia virale è il Chikungunya virus (CHIK), della famiglia delle Togaviridae, del genere degli Alphavirus. È molto simile al O’nyong-nyong virus e al Sindbis virus. Altri Alphavirus patogeni noti sono quelli dell’encefalite equina dell’Est, dell’encefalite equina dell’Ovest e dell’encefalite equina venezuelana.

Sintomi della Chikungunya, come riconoscere la malattia

I sintomi della chikungunya compaiono di solito entro 3-12 giorni dalla puntura di una zanzara infetta, dopo appunto un periodo di incubazione. Sono tipici sintomi di questa patologia virale tutto ciò che potrebbe essere collegato ad uno stato influenzale, come la febbre e i dolori articolari, anche molto forti. Altri sintomi che possono essere presenti sono: cefalea, vomito e esantema sul corpo.

Modalità di trasmissione

Il virus della Chikungunya nelle epidemie urbane è trasmesso da zanzare della specie Aedes aegypti, la stessa che trasmette la febbre gialla e la dengue e da Aedes albopictus – che la maggior parte delle persone conosce probabilmente come Zanzara Tigre. In Africe invece, nelle foreste, è trasmessa dalla specie di zanzara Mansonia. Il ciclo silvestre è mantenuto da cercopitechi e babbuini.

Cura, complicanze e prevenzione della Chikungunya

Come riportato da sip.it, generalmente, la malattia si risolve da sola. La terapia farmaceutica e medica è mirata ad alleviare i sintomi, in particolare il dolore articolare che impedisce ai pazienti di muoversi normalmente, limitandoli molto nella attività quotidiane. Può essere pericolosa solo in poche situazioni, specialmente nei pazienti immuno-compromessi. Sono veramente rari i casi segnalati di complicazioni dovute alla chikungunya. Le più comuni comunque sono quelle neurologiche, oculari e cardiologiche. La mortalità è stimata intorno a 0,4%.

Non esiste ancora un farmaco per prevenirla, né una vaccinazione. La sospensione delle trasfusioni e le disinfestazioni dovrebbero essere sufficienti e abbastanza forti da bloccare la diffusione dell’infezione in Italia. Nei paesi in cui la chikungunya è endemica bisognerebbe prendere in considerazione delle misure precauzionali su misura, fatte da persona a persona.

 

 

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