Come combattere l’Alzheimer? Con i social network

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L'alzheimer si contrasta col web

Per combattere il morbo di Alzheimer ed altre patologie neurodegenerative bisogna trascorrere del tempo, ogni giorno sui social network e sul web. Oggi gli over 65 hanno una grande arma per tenere alla larga i disturbi cognitivi, ovvero Internet.

L’alzheimer ha un nemico: il web

I social  e il web battono dunque le parole crociate sul versante della prevenzione e della cura dell’invecchiamento cerebrale. Lo ha sottolineato recentemente il docente dell’Università Statale di Milano Giuseppe Alfredo Iannoccari, secondo cui sono proprio le nuove avventure a tenere in forma il cervello degli anziani. Per il presidente di Assomensana aprirsi un profilo sui social o compiere attività particolari è importante per il benessere cerebrale. Non è mai tardi per imparare cose nuove; anzi, scoprire ‘nuovi mondi’ e intraprendere percorsi inediti allontana il rischio di tremende patologie come l’Alzheimer e i Parkinson.

Il professor Iannoccari invita gli anziani ad aprirsi account sui social, come Facebook, ed imparare ad usare il web. I soggetti coi capelli bianchi infatti non subiscono la tecnologia come i giovani, per loro il web è un mondo nuovo, da scoprire e conquistare. I nativi digitali invece sanno tutto di Internet e subiscono apaticamente la tecnologia.

I nuovi interessi mantengono giovane il cervello

I social rappresentano una grande occasione per gli anziani. Attraverso Facebook, Twitter, Instagram ed altri social network le persone attempate non coltivano solo tante relazioni sociali ma possono apprendere cose nuove. Il web, inoltre, consente agli anziani di coltivare hobby e passioni a cui, altrimenti, non potrebbero dare attenzioni. Sono proprio i nuovi interessi, le nuove attività a mantenere giovane il cervello.

Un tempo, chi aveva i capelli grigi o bianchi era dato per spacciato; oggi invece gli anziani hanno tante possibilità per non annoiarsi e scoprire ‘nuovi mondi’. Il web fa la differenza. Del resto, è vero o no che non si finisce mai di imparare? Gli anziani che sono diventati dei ‘maghi’ di Facebook dovrebbero aprirsi account anche su altri social, come Twitter ed Instagram, in modo da esplorare nuovi ambienti (sebbene virtuali) e tenere allenato il cervello.

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