Corruzione, D’Alema attacca giudici: “Non devono attribuirsi funzioni pubblicistiche”

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Massimo D’Alema, ex premier, ha attaccato la magistratura italiana dopo che il suo nome è emerso nella vicenda di corruzione che ha portato il sindaco di Ischia a dimettersi.

“I magistrati devono accertare fatti e reati, senza attribuirsi funzioni pubbliche o pubblicistiche… Se le inchieste avessero l’obiettivo di una più efficace ricerca delle prove, anziché di qualche ricerca di pubblicità, credo sarebbe più utile alla giustizia e alla moralità pubblica”, ha detto D’Alema, lanciando una frecciatina ai giudici italiani, durante un’intervista al Corriere della Sera.

L’ex premier ha anche riferito che non ritiene giusto l’utilizzo delle intercettazioni come è stato fatto nei suoi confronti.

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