Dito Artificiale Impiantato in Paziente Danese: Percepita Rugosità Oggetto

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Polpastrello Artificiale Impiantato in Paziente Danese

Polpastrello Artificiale Impiantato in Paziente DaneseA un uomo amputato che aveva perso un dito è stato impiantato un polpastrello artificiale, con cui, dopo tanto tempo, ha potuto percepire una  superficie ruvida

 

Il tatto bionico è frutto della partnership tra gli studiosi italiani della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e quelli svizzeri del Politecnico di Losanna. Nella nervatura del braccio di Dennis Aabo Sorensen, un danese che aveva perso il dito, sono stati inseriti degli elettrodi, poi collegati al dito artificiale. Il primo paziente su cui è stato testato il polpastrello artificiale, dunque, è un danese. Il responsabile dello studio, Silvestro Micera, ha dichiarato:

“Siamo riusciti a dare a una persona amputata la percezione della rugosità di un oggetto e stiamo andando verso una capacità di dare tutta la ricchezza che la sensazione normale del tatto riesce a dare. Il prossimo passo degli studiosi sarà sperimentare il polpastrello bionico su altre due o tre persone per un periodo compreso tra 9 e 12 mesi”.

Il paziente danese è entusiasta perché, dopo molto tempo, è riuscito a percepire superfici lisce e ruvide:

“Percepivo la stimolazione quasi come quella che avrei potuto sentire con la mia mano. Con il dito artificiale ho sentito le sensazioni sulla punta del dito indice della mia mano fantasma”.

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