Donatella, la bimba affetta dalla rara sindrome di Bruck, non ce l’ha fatta: è morta nelle ultime ore. La piccola, 8 anni, era stata affidata al primario della Casa Sollievo della Sofferenza, a Foggia, perché i genitori non potevano prendersi cura di lei.
Sin dalla nascita, Donatella era attaccata a un respiratore e alimentata artificialmente. Il primario Giuseppe Melchionda è in lacrime perché Donatella era per lui una figlia vera. In tutti questi anni, il primario, i medici e gli infermieri della Casa Sollievo della Sofferenza hanno fatto il possibile per migliorare la vita della bimba che, il prossimo 14 febbraio, avrebbe compiuto 8 anni.
“Il mio saluto e i miei ringraziamenti vanno a tutti coloro che si sono occupati di lei, oltre che alla mamma di Donatella, qui presente. Un saluto particolarissimo e una gratitudine immensa rivolgo al dottor Melchionda e a tutto il personale del reparto che ha accolto Donatella come una loro figlia. Melchionda è stato il suo padre putativo, i medici e gli infermieri sono stati i fratelli e le sorelle. E un ringraziamento va anche a suor Noemi, caposala del reparto, che è stata la sua mamma adottiva. Quello che conta della vita, ed è questa la lezione che ci ha lasciato Donatella, non è l’efficienza fisica. Quello che conta è l’amore che noi sappiamo donare”, ha asserito mons. Michele Castoro durante la celebrazione del funerale di Donatella.
