Forze armate: abolito limite minimo altezza, Cdm vara Regolamento
Da Redazione
Luglio 31, 2015
Tutti coloro che vogliono arruolarsi nelle forze armate e in quelle di polizia non devono più preoccuparsi del limite minimo d’altezza, visto che è stato abolito
Oggi il Consiglio dei ministri ha varato il Regolamento in materia di parametri fisici per l’ammissione ai concorsi per i reclutamenti che menziona, invece del requisito dell’altezza, “i parametri fisici della composizione corporea, della forza muscolare e della massa metabolicamente attiva” che devono avere tutti coloro che aspirano a diventare membri delle forze armate o delle forze di polizia.
Addio, dunque, ai limiti di altezza stabiliti per far parte dell’Esercito, dell’Aeronautica, della Marina, dell’Arma dei carabinieri della Polizia di Stato, della Guardia di Finanza, dei Vigili del Fuoco, della Polizia Penitenziaria e del Corpo Forestale. L’unica distinzione riguarderà il sesso. Ricordiamo che finora la disciplina prevedeva per accedere alle forze armate e di polizia il limite minimo di 1,65 m. per gli uomini e di 1,61 m. per le donne. Si faceva eccezione solo per i congiunti di appartenenti alle Forze armate vittime del dovere, per i quali il limite minimo di altezza era pari a 1,50 m.
Più ‘morbidi’ fino ad oggi i limiti previsti in Francia, dove per poter far parte delle forze armate o di polizia bisogna essere alti almeno 1,50 m. (limito analogo per uomini e donne). In Germania, invece, il limite minimo è pari a 1,55 m; in Gran Bretagna è di 1,48 m. per l’Esercito e di 1,51 m. per la Marina. In tali nazioni, però, si richiede una congruo rapporto tra altezza e peso.
In Italia l’articolo 587 del Testo unico delle disposizioni regolamentari in materia di ordinamento militare stabilisce i seguenti limiti di altezza per far parte alle forze armate (Esercito, Marina, Aeronautica, Arma dei Carabinieri). E’ l’articolo 3 del D.P.C.M. n. 411 del 1987, che regola invece l’ingresso ai ruoli del personale della Polizia di Stato. Il limite minimo, tuttavia, era simile a quello stabilito per le forze armate, ovvero 1,65 m. per gli uomini e 1,61 m. per le donne.
La riforma, dunque, va ad incidere sul limite minimo di altezza, abolendolo. Ora il regolamento verrà inviato alle Camere affinché le Commissioni competenti per materia esprimano, entro 30 giorni, il loro parere. Se quest’ultimo non verrà emesso, il regolamento potrà essere adottato ugualmente. Ovviamente, la normativa vigente finora verrà applicata fino all’entrata in vigore della nuova disciplina.
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