Jobs Act, Cgil amareggiata: “Azienda potrà licenziare liberamente”

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Renzi è ottimista e crede di aver cambiato, in positivo, il mondo del lavoro con i decreti attuativi del Jobs Act varati recentemente dal Consiglio dei ministri. Non sono dello stesso avviso i sindacati e la minoranza del Pd. Favorevole, invece, il Ncd.

Cesare Damiano, presidente della Commissione lavoro della Camera, ha criticato severamente la nuova disciplina sui licenziamenti collettivi: “Il Presidente del Consiglio Matteo Renzi ha dichiarato che il Governo non ha modificato la norma sui licenziamenti collettivi nonostante la richiesta contenuta nei pareri convergenti delle Commissioni lavoro di Camera e Senato. Siamo di fronte a una scelta politica sbagliata e non rispettosa del dibattito parlamentare”.

Dura anche la Cgil, che ha espresso la sua contrarietà in una nota: “Il contratto a tutele crescenti è la modifica strutturale del tempo indeterminato che ora prevede, nel caso di licenziamento illegittimo o collettivo, che l’azienda possa licenziare liberamente pagando un misero indennizzo. Sulla precarietà siamo alla conferma dell’esistente, se non al peggioramento, come nel caso del lavoro accessorio e all’assurdo sulle collaborazioni che si annunciano abolite dal 2016 ma comunque stipulabili in tanti casi, mentre nulla si dice delle co.co.co. della Pa”.

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