La chiropratica per i dolori alle gambe
Da Redazione
Settembre 16, 2014
La chiropratica ed i suoi nuovi vantaggi
La chiropratica è molto utile per coloro che soffrono di dolori alle gambe correlati ai problemi di schiena. Lo dice un recente studio, che ha mostrato come i pazienti che hanno associato agli esercizi fisici la chiropratica guariscano più in fretta dai dolori che li affliggono.
Solitamente ai pazienti con dolori alle gambe, dovuti a problemi come la sciatica, si prescrivono cure a base di farmaci, iniezioni ed interventi chirurgici in casi estremi.
Adesso invece sempre più spesso la terapia manipolativa vertebrale effettuata dai chiropratici e l’esercizio fisico vengono raccomandati per combattere il mal di schiena ed i dolori alle gambe.
Gert Bronfort ha condotto un programma di ricerca sull’argomento in questione presso l’Università di Minneapolis nel Minnesota ha dichiarato: “Questa combinazione (chiropratica e ginnastica casalinga) ha portato vantaggi in termini di riduzione del dolore, la disabilità, la soddisfazione, l’uso di farmaci e in generale lo stato di salute fisica dopo 12 settimane”.
Nove mesi dopo la fine del trattamento, i pazienti che hanno ricevuto la chiropratica avevano ottenuto risultati migliori rispetto ai pazienti che erano stati curati secondo i metodi tradizionali.
Bronfort ha avvertito che circa quattro persone su cinque sono affette da lombalgia durante la loro vita e circa il 40% di queste avranno dolori alle gambe.
Come riportato in Annals of Internal Medicine, Bronfort ed i suoi collaboratori hanno arruolato 192 pazienti adulti con dolore alla schiena da circa 4 settimane che si era propagato alle gambe.
Metà dei pazienti hanno ricevuto istruzioni per esercizi specifici da fare a casa, più semplici tecniche di gestione del dolore. Inoltre, durante le prime 12 settimane, hanno svolto sedute di chiropratica fino a 20 volte per 10 a 20 minuti di cure giornaliere.I pazienti dell’altro gruppo hanno invece ricevuto le istruzioni per gli esercizi e le tecniche di gestione del dolore. Anche loro hanno affrontato un ciclo di sedute con un chiropratico ed hanno svolto esercizio fisico con terapeuta, o personal trainer durante le prime 12 settimane, ma per quattro sessioni di un’ora senza manipolazione spinale. Ai pazienti di conseguenza è stato chiesto di valutare il loro dolore all’inizio dello studio, dopo 12 settimane di trattamento e di nuovo alla fine dell’esercizio. A 12 settimane, il 37% del gruppo che ha ricevuto la manipolazione spinale ha sentito il dolore ridursi di almeno i tre quarti, rispetto al 19% di coloro che hanno ricevuto solo esercizio e consigli.
Inoltre, i pazienti che avevano manipolazione spinale avevano punteggi più elevati per il miglioramento e la soddisfazione generale.
Quasi la metà di questi pazienti ha avuto una riduzione del 50% dei sintomi di dolore alle gambe sia nel breve termine (12 settimane) e nel lungo termine (52 settimane), ha specificato Bronfort.
“Non vediamo l’ora di indagare come l’esercizio a casa da soli si può paragonare al trattamento medico abituale e/o a nessun trattamento”.
“Questo è uno studio ben condotto da un gruppo di ricercatori chiropratici ben rispettati”, ha detto Sidney Rubinstein.
Rubinstein è un ricercatore presso il Dipartimento di Scienze della Salute dell’Università di Amsterdam in Olanda. Non ha partecipato al nuovo studio, ma ha recentemente pubblicato un documento in cui analizza gli studi precedenti sulla terapia manipolativa vertebrale.
“E ‘forse l’unico studio di buona qualità metodologica che ha utilizzato un campione solido di pazienti e che prende in esame l’ulteriore vantaggio delle terapia manipolativa vertebrale nei pazienti con dolore alle gambe e alla schiena sub-acuti o cronici”. Ha detto Rubinstein ed ha aggiunto anche che sarebbe necessario condurre una valutazione economica per determinare se l’uso della terapia manipolativa vertebrale oltre agli esercizi a casa vale il prezzo.
Bronfort ha detto che il suo team ritiene che fino a quando non ci sono gravi complicazioni mediche, i pazienti possono concentrarsi sulle strategie di autogestione.
“Cercare di mantenere in movimento. . . attività semplici come fare passeggiate e cambiando spesso posizioni (consigliato nel programma di esercizi a casa) può essere utile”.
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