Lavorare all’estero: le opportunità

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Trovare lavoro all’estero: si ma dove e in quale settore?

Che l’Italia in questo momento non riservi grandi prospettive ai giovani in cerca di lavoro, ce lo ricordano più o meno tutti, più o meno in ogni notiziario, più o meno sempre.
A prescindere da chi ce lo fa notare, le stime sono allarmanti: nel 2013 la disoccupazione giovanile ha raggiunto il 40%. Una condizione preoccupante che in Sicilia, per quanto concerne le donne, arriva a superare il 50%.

A fronte di questi dati, una possibilità che viene presa in considerazione da molti giovani neolaureati e non, è quella di lasciare la casa avita e trovare lavoro all’estero.
Più facile a dirsi che a farsi: tanto per cominciare allontanarsi da amici e famiglia non è mai piacevole (anche se in alcuni casi può rivelarsi un toccasana). In secondo luogo non tutti sono disposti a partire all’avventura da un giorno all’altro. Qualcuno ha la paura di non riuscire ad ambientarsi, di avere difficoltà con la lingua o di fallire anche fuori, senza trovare l’impiego sperato. Altri invece raggiungono mete come Londra senza nulla in mano, saltando di locale in locale e presentandosi ai titolari dei vari esercizi con frasi come:”Hi, i’m looking for a job”. C’è chi ha fin da subito fortuna, chi invece dovrà  impegnarsi più duramente. Ovviamente non tutto può attribuirsi all’infausto destino: chi può fregiarsi di un titolo di studio o chi vanta una pregressa esperienza lavorativa in un dato settore ha sicuramente maggiori chance di destreggiarsi nella giungla dei lavoratori espatriati, rispetto a chi non ha maturato ancora alcuna esperienza.

Sul sito espatriatipercaso.com ho trovato un articolo abbastanza interessante sul lavoro alla pari a Londra. Questa possibilità di interscambio, l’au pair, è aperta a tutti i giovani di età compresa fra i 17 e i 27 anni desiderosi di migliorare le proprie conoscenze della lingua inglese e intanto di mettere da parte qualche risparmio, vivendo in una famiglia inglese. Le offerte più interessanti, soprattutto per le ragazze, sono quelle di baby sitter. Si va dalle 65 sterline per 25 ore lavorative alla settimana alle 80 sterline per 30 ore.

Gli USA sono un’altra meta da sempre ambita da noi emigranti italiani. Già agli albori del 900  i nostri avi affrontarono interminabili viaggi in nave alla volta del nuovo mondo e di Ellis island. Questi avventurieri formarono le prime colonie di Italo americani, andando a costituire uno zoccolo duro di artisti (Marlon Brando, Al Pacino, Robert Deniro, Frank Capra, F.F. Coppola), cuochi, imprenditori e – sfortunatamente – anche mafiosi (Lucky Luciano, John Gotti) che oggi è parte integrante della vita americana. La nostra cucina in America è ampiamente apprezzata. Gli americani, si sa, hanno tantissimi pregi, ma a tavola a volte lasciano a desiderare: per questo, in città come New York o San Francisco è possibile imbattersi in eleganti ristorantini italiani, i cui titolari talvolta si mostrano solidali verso i propri connazionali. La burocrazia in America è assai più complessa rispetto al resto del mondo, ed esistono diverse tipologie di visti per il lavoro temporaneo a seconda dell’occupazione che si andrà a svolgere. Prima ancora di richiedere il visto, il datore di lavoro dovrà presentare una richiesta ufficiale all’ufficio immigrazione. Solo a quel punto potrete ottenere il vostro visto online, formulando domanda su questo sito: https://usvisa-info.com/

Altre nazioni dove oggi esiste una speranza lavorativa concreta sono la Germania e l’Olanda, rimanendo qui in Europa e l’Australia, una terra molto aperta ad accogliere forza lavoro volenterosa proveniente da altri stati.
Sono nazioni, soprattutto le prime due, dove far valere i propri anni di studi; ai neolaureati vengono proposti dottorati di ricerca nel settore di competenza, sfruttabili in particolar modo da chi ha conseguito un riconoscimento accademico in ambito scientifico.

Nel mondo vi sono inoltre i parchi di divertimento alla perenne ricerca di personale (animazione, ristorazione, accoglienza). Qualche mese fa, ad esempio, si sono concluse le selezioni italiane per lavorare in qualità di animatore o ballerino ad Eurodisney Paris; un lavoro massacrante ma con un compenso altamente remunerativo. Un suggerimento che diamo a chi è in cerca di lavoro e desidera un impiego creativo, è quello di tenere sempre sotto controllo i siti ufficiali di questi parchi di divertimento.

Infine, ci sono posizioni lavorative disponibili sulle navi da crociera. Il personale di queste navi è soggetto  a un ricambio molto rapido e annualmente le grandi compagnie come Costa crociere, Msc o Royal Caribbean selezionano nuova forza lavoro.

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