Mafia Capitale, Mattarella: “Corruzione sottrae diritto e libertà”

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Il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, ha così commentato, durante una visita all’Expo, i recenti arresti che si riconducono all’inchiesta Mafia Capitale: “Il contrasto alla corruzione deve essere severo, nel nome del diritto e della libertà che la corruzione sottrae a ciascuno di noi. Dobbiamo recuperare, pur nel confronto a volte acceso il senso del bene comune. E dobbiamo sapere che si fonda sulla legalità e sulla trasparenza”.

Tra gli indagati figurano anche Maurizio Venafro, ex capo di gabinetto del Governatore Nicola Zingaretti e Marco Visconti, ex assessore all’Ambiente della giunta comunale ai tempi di Giovanni Alemanno. Indagato anche Giuseppe Castiglione, sottosegretario all’Agricoltura per turbativa d’asta nell’inchiesta sull’appalto per la gestione del Cara di Mineo.

Ieri, a Roma, sono stati interrogati diversi soggetti finiti in manette nell’inchiesta Mafia Capitale, come Mirko Coratti, ex presidente del Consiglio comunale. L’uomo, che deve rispondere di corruzione, ha dichiarato: “Mai avuto rapporti, illeciti o di natura economica, con Salvatore Buzzi. Basta leggersi le carte dell’inchiesta: non c’è una sola conversazione con lui, intercettata, che mi riguardi”.

Il leader del Carroccio, Matteo Salvini, vuole le dimissioni di Marino. Quest’ultimo, però, non ha intenzione di ‘gettare la spugna’ dicendo: “Sono estremamente determinato e oggi lo sono, se possibile, ancora di più, ho raccolto anche l’assoluta determinazione della mia giunta che vuole proseguire nel percorso di cambiamento della nostra città iniziato nel 2013”.

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